PORTO SANTO STEFANO. Firmata nei mesi scorsi la concessione per l’attuazione del progetto “Dentro le mura: valorizzazione e fruizione del Forte Pozzarello” tra l’Agenzia del Demanio e la Confraternita di Misericordia di Porto Santo Stefano della durata di 25 anni.
«L’idea di partecipare al bando indetto dall’Agenzia del Demanio – dichiara il Governatore Roberto Cerulli – rispondeva all’esigenza di dare risposta ad un sentimento comune della popolazione dell’Argentario: dare vita a questo Forte inutilizzato che via via sta andando in rovina».
Già alcuni anni fa la Confraternita si prese cura del Forte, mettendo in campo un’azione di pulizia straordinaria dalla vegetazione infestante, ripulendo le aree, il fossato e la strada, ma poi, alla scadenza della concessione di un anno, ha restituito il Forte al Demanio. Oggi, senza un utilizzo, la vegetazione sta riprendendo il suo spazio.
«Riteniamo di aver raccolto questo sentimento popolare – prosegue il governatore – dando una risposta concreta alle tante idee di utilizzo che potrebbe avere il Forte, le tante attività che si potrebbero fare, che sono state l’oggetto del progetto presentato al Demanio e che ci ha permesso l’aggiudicazione del bene».
L’ultima fortificazione dell’Argentario
Come è noto, la struttura difensiva costiera Forte Pozzarello, costruita nella seconda metà dell’Ottocento, è stata l’ultima fortificazione in ordine cronologico ad essere stata realizzata nell’area del promontorio dell’Argentario. Progettata nel 1874, l’opera venne ultimata soltanto nel 1888.
La fortificazione fu costruita sotto la giurisdizione del Regno d’Italia, con l’intento di proteggere la costa in prossimità di Porto Santo Stefano, che secondo i progetti dell’epoca doveva diventare una grande base della Regia Marina. Inoltre, la costa del promontorio dell’Argentario era, all’epoca, ritenuta il punto più vulnerabile in caso di tentativo di invasione nemica dal mare, vista anche la sua posizione geografica relativamente vicina a Roma, che pochi anni prima era divenuta la nuova capitale del Regno.
Una volta inaugurata, la fortificazione divenne sede di varie esercitazioni di difesa ed offesa, in cui veniva simulato l’avvicinamento dal mare di navi nemiche che dovevano essere colpite dai cannoni posizionati presso la struttura difensiva.
Durante la seconda guerra mondiale venne allestita la contraerea nel tentativo di difendere la zona dai bombardamenti aerei. Dal dopoguerra in poi, la fortificazione fu di fatto trasformata in un grande deposito di armi e munizioni, che venne definitivamente dismesso nel 1975. Dopo la chiusura, la struttura difensiva venne completamente abbandonata, andando incontro ad un rapido ed inesorabile degrado.
E a questo punto entra in scena la Confraternita con l’intento di frenare questo degrado.
Lotta al degrado e al vandalismo
«Il Forte Pozzarello è uno dei pochi beni storici e architettonici che non sia stato venduto per essere trasformato in mini appartamenti o seconde case e che, grazie alla sua ampia struttura, potrà permettere la realizzazione di molte attività – prosegue il governatore Roberto Cerulli – Purtroppo, abbiamo potuto constatare, oltre al degrado per abbandono, anche l’opera di vandali, che ne hanno compromesso il suo valore e la sua serena utilizzabilità. Per questo abbiamo installato un impianto di videosorveglianza provvisorio che sta dando i suoi primi benefici».
Il progetto di riuso vuol rispondere anche alle attività sociali che sono il punto di forza della nostra associazione di volontariato. Il progetto sarà presentato alla Soprintendenza e al Comune per la sua fattibilità, che sarà legato soltanto all’utilizzo e non ad interventi edili o modifiche strutturali se non per la realizzazione dei servizi igienici.
Gli spazi saranno destinati alle attività ricreative per ragazzi, bambini e famiglie, soprattutto all’aperto con luoghi attrezzati e servizi organizzati (laboratori, iniziative…). Durante il periodo estivo potranno essere organizzate serate di cinema all’aperto.
Lo scenario e il contesto ambientale in cui si trova diventa anche attrazione sportiva: trekking, escursionismo, mountain bike.
Sarà importante anche l’accoglienza di gruppi per esperienze particolari come scout, parrocchie ed associazioni per attività ed esperienze legate all’ambiente, alla scoperta del territorio e di attività formative.
Sarà realizzato anche un orto con prodotti autoctoni per promuovere i prodotti locali e la rivalorizzazione degli ulivi presenti e della macchia mediterranea circostante. In accordo con l’amministrazione comunale e con i plessi scolastici, saranno promosse iniziative legate alla scoperta del territorio e della sua valorizzazione con gite e visite guidate. Saranno realizzati punti di osservazione della flora e della fauna.
Sociale e turismo: ecco il progetto della Misericordia
Il Forte non subirà modifiche strutturali: saranno valorizzati gli spazi così come sono nella loro versione originale e questo sarà descritto nel museo permanente che vedrà la presenza, nelle varie sale, di espositori, pannelli, oggettistica del tempo, per ripercorrere la storia del Forte e del contesto storico e geografico in cui si trova. Saranno rivalorizzati e riportati alla luce i binari esistenti con cui venivano spostate le polveri e le munizioni nel Forte.
Il museo e le sale di accoglienza delle attività saranno a misura di bambini e di anziano ma soprattutto dei soggetti con disabilità e con difficoltà motoria. Il progetto di riuso promuove l’accoglienza turistica mediante l’apertura del museo permanente e di quello temporaneo.
L’ospitalità di mostre ed eventi potranno ben sposarsi con l’accoglienza e la promozione turistica. «Per quanto riguarda il turismo sostenibile l’associazione si adopererà per far rientrare la struttura nei circuiti nazionali e internazionali del trekking, escursionismo e mountain bike mediante affiliazioni e convenzioni con enti sportivi e di settore – dice ancora Cerulli – Per quanto riguarda i temi del sociale il Forte diventerà meta di incontri, di laboratori e di attività di integrazione e di scambio. Le iniziative promosse verteranno sulla promozione della cultura del volontariato, del sociale, del benessere e della cura con promozione di iniziative sportive e ginniche».
Saranno promossi meeting per offrire opportunità di sviluppo del turismo ed occasioni culturali e di formazione. Anche l’aspetto spirituale e religioso non potrà mancare al Forte, con l’allestimento di una Cappella, che abbiamo già deciso sarà intitolata a S. Francesco, e l’organizzazione di giornate dedicate alla spiritualità e alla meditazione. «Il nostro appello è per le associazioni del territorio, per le istituzioni, gli imprenditori locali, per i nostri concittadini per darci una mano affinché tutto questo possa realizzarsi. Confidiamo anche in sponsorizzazioni e contributi che potrebbero venire da privati, imprenditori e fondazioni», conclude il Governatore. Così inizia una nuova avventura per la Confraternita di Misericordia di Porto Santo Stefano. «Chiunque voglia collaborare mediante sponsorizzazioni e collaborazione – dice ancora Cerulli – potrà inviare una email a: misericordia.argentario@gmail.com».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli