GROSSETO. 4.400 aziende da 19 nazioni. È tornata in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione numero 54 di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. I top buyer hanno sfiorato quota 700, con in testa la delegazione del Nord America (anche se non nutrita come gli altri anni). Quest’anno era presente anche l’Africa, grande assente, invece la Cina.
Nonostante i volumi ridotti dei visitatori, la scorsa settimana i produttori maremmani hanno dimostrato quanto la Maremma sa correre forte con i suoi vini: alcuni stand del nostro territorio sono stati assediati fin dal primo giorno.
«Tornare a Vinitaly, incontrare di nuovo così tante persone è stata una grande emozione per noi e per il pubblico dei buyer nazionali e internazionali e un importante momento di verifica del lavoro di promozione che siamo riusciti a portare avanti anche in questo periodo un po’ complicato», afferma il presidente del Consorzio Tutela Vini Maremma Toscana, Francesco Mazzei, facendo un’analisi della partecipazione alla fiera internazionale del vino di Verona.
«La risposta che abbiamo avuto è stata molto positiva – conclude Mazzei – e questo ci conforta e ci sprona a continuare, insieme ai produttori, nel progetto di crescita qualitativa e di riposizionamento di tutti i vini della DOC, perché ognuno con le proprie peculiarità ha dimostrato di piacere e di avere le potenzialità per ritagliarsi un suo spazio di mercato».
Il nuovo allestimento del Consorzio, in 100 mq ha ospitato ben 83 etichette, di 48 aziende, nel padiglione dedicato alla Toscana.
Grande curiosità ha destato lo spazio dedicato al Vermentino Maremma Toscana DOC con la Top Ten 2022 del Vermentino Grand Prix. Questa tipologia è sempre più apprezzata dai consumatori in Italia e all’estero e ha richiamato moltissimi operatori allo stand del Consorzio, dando l’opportunità di far poi conoscere e apprezzare anche gli altri vitigni autoctoni della denominazione, come Sangiovese, Ciliegiolo, Alicante, Ansonica e gli internazionali, tra cui spiccano Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Cabernet franc.
Ad attirare gli operatori presenti a Vinitaly, oltre alla qualità dei prodotti è stato anche il loro valore intrinseco, ben espresso da tre parole che descrivono i vini come quelli della DOC Maremma Toscana: territorio, sostenibilità, autenticità.
Morellino superstar
A confermare l’andamento è anche Alessio Durazzi, presidente del Consorzio tutela del Morellino di Scansano: «Siamo molto soddisfatti del riscontro – racconta – fin dal primo giorno abbiamo avuto la fila al banco della degustazione. Abbiamo ospitato compratori internazionali, alcuni di loro sono anche ritornati in seguito ad assaggiare. Ho avvertito molto la mancanza di alcuni buyers americani e asiatici. Mentre in Italia rimaniamo un punto di riferimento, dobbiamo far crescere meglio il mercato estero. La nota bella è che chi conosce il Morellino non lo abbandona».
Chi il Morellino lo lavora, come Sergio Bucci, direttore della Cantina vignaioli del Morellino di Scansano, è altrettanto entusiasta: «Gli incontri commerciali sono andati molto bene. Per essere la prima edizione dopo la chiusura per la pandemia non mi posso lamentare. Rispetto alle ultime edizioni, sono mancati molti americani, canadesi, e cinesi soprattutto, ma lo sapevamo e ce lo aspettavamo. I paesi dell’Europa ci hanno dato molta soddisfazione e sono convinto continueranno a darcela, come il mercato italiano. Quello che mi è mancato di più è stato il contatto con il pubblico, con i wine lovers, poco presenti, sicuramente un po’ scoraggiati dalle politiche di ingresso differenti rispetto agli altri anni».
«Avere più rapporto diretto con il pubblico, con i consumatori finali, ci avrebbe fatto davvero piacere. Ma al netto di questo, è stata un’esperienza molto positiva. I giorni del Vinitaly ci hanno portato anche un premio. Il nostro Maremma Toscana Doc Ciliegiolo Capoccia ha raggiunto il punteggio di 90/100 nella guida 5StarWines – the Book».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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