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La farmacia apre solo per le ricette del pronto soccorso

Un cartello apposto al campanello informa i cittadini che vengono erogati solo farmaci richiesti dal pronto soccorso. Un cittadino si infuria, ma la legge è dalla parte del farmacista
Il cartello sulla porta della farmacia
Il cartello della farmacia

FOLLONICA. Il concetto è espresso male, ma il farmacista ha ragione. Lo dice la legge regionale 16/2000 che all’articolo 27 disciplina le modalità delle guardie farmaceutiche. Dunque, il cartello che un follonichese si è trovato davanti domenica 10 settembre accanto al campanello della farmacia di guardia, fa storcere il naso nella forma ma è valido nella sostanza.

«Il farmacista risponde solo pr emergenze e con ricetta del primo soccorso», segue il numero di telefono e la spiegazione del diritto addizionale di 7.50 per le richieste di farmaci in cui la ricetta medica non abbia specificato il carattere di urgenza.  

Un cittadino: «Non è giusto»

«Non credo sia una cosa possibile, men che mai giusta. Praticamente con questo avviso – spiega meglio il cittadino – possono avere diritto al servizio di farmacia solo coloro che hanno purtroppo dovuto fare ricorso al pronto soccorso. Quindi solo coloro che hanno urgenze improvvise. Ma da quando funzione così?».

In effetti leggendo il cartello, pare proprio che il servizio non sia disponibile per chi si è accorto di aver finito un farmaco, anche se in possesso della ricetta del proprio medico curante. Possono suonare il campanello e ottenere assistenza dal farmacista solo coloro che arrivano dal pronto soccorso.

«C’è chi si rivolge alla guardia farmaceutica per un doposole»

Ma bisogna guardare le cose anche dal punto di vista del professionista. A Follonica, in estate, i 20.000 abitanti arrivano anche a 100.000 e spesso le richieste non tengono conto di chi lavora dietro. Come per altre professioni sanitarie, anche i farmacisti sono pochi e spesso fanno turni doppi. Ecco allora la stanchezza e in modo un po’ eccessivo di esprimere quello che prevede la legge.

«Succedeva che venissero a suonare anche per uno shampoo o un doposole – spiega una farmacista della città -. Soprattutto negli ultimi anni, le persone scambiano un servizio che viene loro assicurato, per un diritto totale, senza orari. Ecco che abbiamo dovuto ricorrere agli avvisi che, affissi in prossimità del campanello, precisano ai clienti di suonare solo per effettive necessità. Certo che limitare gli accessi solo a chi esce da un pronto soccorso, mi pare esagerato anche se può rientrare nel diritto del gestore che l’ha affisso».

Petrucci (Ordine dei farmacisti): «Va rivista la comunicazione»

«La legge regionale parla chiaro e scende nel dettaglio delle modalità con le quali effettuare il servizio di guardia farmaceutica, in base al numero di abitanti. Dunque quello che è scritto sul cartello esprime un concetto giusto, ma che poteva essere detto meglio», spiega Elisa Petrucci, presidente dell’ordine dei farmacisti di Grosseto.

«C’è da dire che belle località turistiche, in estate, anche le farmacie sono sottoposte a maggiore pressione per l’aumento della popolazione e delle richieste di assistenza.  In ogni caso, la comunicazione va rivista e resa omogenea.

Per questo, nei prossimi giorni l’Ordine invierà un format con lo stesso messaggio per gli utenti, da utilizzare nelle farmacie di guardia, in modo che l’informazione sia omogenea e fatta nel modo giusto», conclude Petrucci.

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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