Da venerdì̀ 15 a domenica 24 settembre la quattordicesima edizione della manifestazione illumina la città. Ecco tutto il programma
Federico Catocci
Nella foto da sinistra: Alessandro Antichi, Andrea Bramerini, Giovanni Tombari, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, Luca Agresti, Mauro Papa, Francesco Gentili, Alfonso De Pietro
GROSSETO. L’entusiasmo degli organizzatori è palpabile. Gli anni ’60 tornano a Grosseto in grande stile con la quattordicesima edizione della Città visibile e la Notte della cultura 2023.
Da venerdì 15 a domenica 24 settembre la città di Grosseto torna ad essere animata da decine di iniziative culturali dedicate alla “rivoluzione della modernità” che ebbe origine proprio negli anni Sessanta.
La location della Notte della cultura torna ad essere il centro storico. Sempre in questa occasione, ritorna anche il “Passaporto dell’arte“, un gioco che mette in palio abbonamenti, corsi e molto altro ancora. Il passaporto permetterà di visitare gratuitamente i tre musei cittadini timbrando “le dogane dell’arte”. Così avrà l’opportunità di vincere premi culturali come corsi di musica all’istituto Giannetti, abbonamenti teatrali e tessere socio di Fondazione Grosseto Cultura. Un’iniziativa questa premiata dal Ministero della cultura che sembra deciso ad estendere anche fuori dalla città di Grosseto.
La manifestazione d’arte e animazione culturale è promossa dal Polo Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura, in co- organizzazione con il Comune di Grosseto, in collaborazione con l’istituzione Le Mura, la Pro Loco di Grosseto e il contributo della Fondazione CR Firenze.
I nuclei principali della rassegna, come sempre, sono due: la mostra in Clarisse e la Notte della cultura, alla sua undicesima edizione.
La Città visibile a Le Clarisse
L’esposizione in Clarisse è realizzata con le opere di tutti i cittadini che hanno voluto aderire a un bando pubblico ed è dedicata agli anni ’60 a Grosseto. È suddivisa in varie sezioni. Per l’ambito dell’arte ci saranno le opere d’avanguardia di Gastone Novelli, le opere astratte di Ettore Sordini e un dipinto degli Equipo Realidad, che esposero in quegli anni a Grosseto.
La sezione fotografica vede l’esposizione delle immagini degli archivi BF e Gori e una serie di cartoline provenienti dalla collezione privata di Vladimiro Capecchi.
Ci saranno anche libri di autori locali pubblicati sempre negli anni Sessanta (sezione curata dalla Biblioteca Chelliana) filmati d’epoca (come “La mia città”, “1964”, di “Gianni Bernardini”) grazie alla collaborazione con l’associazione Kansassity, manifesti cinematografici (collezione Mirko Guerrieri) e uno spazio dedicato agli arredi e agli indumenti con le opere prestate da Francesca Garofalo.
La Notte visibile della cultura
La Notte visibile della Cultura è in programma sabato 23 settembre e torna, dopo la tappa sulle Mura, ad animare il centro storico. Le strade e le piazze saranno location di decine di iniziative culturali, con musica, arte, teatro, sport.
Il Giardino dell’archeologia sarà il palco di uno spettacolo di luci e musica anni ’60 a cura di Cantiere Quattro, nella sede della Pro Loco andrà in scena uno spettacolo teatrale di Giacomo Moscato, e piazza Indipendenza sarà animata da una manifestazione di street art e sport sociale (baskin).
Nel Giardino del museo di storia naturale della Maremma, Teatro studio presenterà una performance teatrale, narrativa e immersiva, nel Duomo si potrà assistere all’esibizione della corale Puccini mentre nelle sedi del Cassero senese e di Agaf ci sarà una retrospettiva dedicata al pittore Bruno Dominici. All’interno della troniera andrà in scena anche un’anteprima con Giacomo Moscato:Shakespeare in Zeffirelli.
Queste sono solo alcune delle attrazioni in programma durante la serata.
Città visibile: tutto il programma
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito (eccetto gli eventi della rassegna Dune). L’inaugurazione di Città visibile è in programma venerdì 15 settembre alle 18 al polo culturale Le Clarisse (ingresso libero) con la mostra “Gli anni Sessanta a Grosseto“.
Sabato 16 e domenica 17 settembre
Alle ore 21.00, a Principina a Mare (Lido Oasi): inaugurazione della rassegna “Dune – Arti Paesaggi Utopie – La rivoluzione”, campus creativo di arte nella natura, performance, musiche, foto, installazioni. Un progetto dell’Accademia Mutamenti a cura di Giorgio Zorcù.
Ingresso 5 euro. Info: 3885850722, info@accademiamutamenti.it.
Domenica 17 settembre: dalle 7 alle 23 (stessa location): presentazione dei lavori targati “Dune”
Ingresso 5 euro. Info: 3885850722, info@accademiamutamenti.it.
La “rivoluzione della modernità” sarà aperta al pubblico ad ingresso gratuito sabato 16 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 23, domenica 17 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21. Da martedì 19 a venerdì 22 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, sabato 23 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 24. Domenica 24 dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Alle16 all’Archivio di Stato di Grosseto: “La borghesia grossetana della seconda metà dell’800”, con Eloisa Azzaro, Antonio Cosimini, Tamara Gigli, Simona Pozzi.
Mercoledì 20 settembre
Alle 18, Galleria d’Arte Pascucci, piazza Valeri: Inaugurazione della mostra di dipinti di Francesca Naso, “Mondi intermedi”
Giovedì 21 settembre
Alle 18, Polo culturale Le Clarisse, via Vinzaglio 27: Laura Parlanti presenta il libro “Patrizia 1965” di Francesco Serino
Venerdì 22 settembre
Alle 18.00, Galleria d’Arte Ticci, via Gramsci: Visita guidata alla mostra “Dagli anni ’60 ad oggi: le opere moderne della Collezione Ticci”
Sabato 23 settembre
Alle 18.00, piazza Baccarini: Inaugurazione dell’undicesima edizione della “Notte visibile della cultura”.
Per la città visibile imprese, musei e Comune insieme
Questa 14esima edizione ricorda gli anni ’60 come momento di ripresa della Maremma e lo fa ottimizzando ancora di più le collaborazioni tra Comune, Fondazione Grosseto cultura, Proloco Grosseto, polo Le Clarisse, istituzione Le Mura, Fondazione CR Firenze. Tra gli sponsor anche imprese locali, a testimonianza di quanto il mondo dell’imprenditoria possa essere utile per ampliare l’orizzonde culturale della città.
«Cittadini e aziende che vogliono sostenere queste iniziative posso o partecipare tramite un sostegno alla Fondazione Grosseto cultura – ricorda l’assessore alla cultura Luca Agresti – può essere un contributo che fa bene a tutta la città».
«La Città visibile della cultura – dicono il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore Agresti – è ormai una tradizione per la città e come ogni anno sarà una grande festa per tutta la comunità grossetana. La scelta di offrire ingressi gratuiti a tutti i luoghi della cultura, durante l’evento clou della Notte visibile, testimonia la forte volontà degli organizzatori di promuovere una forma di cultura inclusiva, accessibile e che accolga il grande pubblico».
Gli anni ’60 tornano in città
Dopo la mostra “I favolosi anni ’60 in Maremma – Nel segno di Ico Parisi”, promossa all’interno del programma espositivo di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi al Polo Clarisse, Grosseto torna a celebrare un periodo storico che per la Maremma grossetana rappresentò un punto di svolta definitivo rispetto al passato. «In quegli anni la riforma fondiaria completò la trasformazione del paesaggio e la popolazione residente aumentò, accentuando il processo di immigrazione che vide crescere le realtà urbane.
Culturalmente, il momento fu segnato dalla “Postilla” (1964) al “Lavoro culturale” (1957) di Luciano Bianciardi, nella quale venne evidenziata la rivoluzione portata, soprattutto sulla costa, dal fenomeno del nascente e dilagante turismo di massa», ricordano Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto cultura e Mauro Papa, direttore del Polo Le Clarisse.
Così Grosseto si aprì al mondo e all’arte, arrivarono le prime gallerie private, e arrivò Ico Parisi architetto di fama nazionale, a progettare gli arredi per il nuovo e lussuoso Hotel Lorena.
Altre zone esclusive della Maremma come l’Argentario e Punta Ala iniziarono a essere frequentate da personaggi di spicco del panorama cultuale e il territorio divenne crocevia di artisti e intellettuali.
«In genere si organizzano manifestazioni per onorare ricorrenze. Noi abbiamo scelto gli anni 60 perché tutto è nato dalla grande mostra in onore di Ico Parisi che ha lavorato molto in Maremma. – conclude Papa – La notte visibile della cultura avrà come obiettivo finanziare e stimolare le capacità creative attraverso la partecipazione diretta dei cittadini. Si vuol portare alla luce elementi talvolta nascosti, per farli conoscere e quindi anche proteggere. Ricordo che la mostra che accoglie oggetti e cimeli degli anni ’60 può ancora accogliere altri materiali, fino al suo riempimento».
Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro.
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