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La città del futuro costruita con l’archistar

Nasce il laboratorio Urban Center, con la consulenza dell’architetto David Fantini: più verde, meno cemento e recupero e riutilizzo delle acque piovane
David Fantini, Matteo Buoncristiani, Beatrice Parenti
Da sinistra: David Fantini, Matteo Buoncristiani, Beatrice Parenti

FOLLONICA. Quello della definizione urbanistica della città, era uno dei punti che il sindaco Matteo Buoncristiani aveva inserito tra quelli fondamentali della campagna elettorale della scorsa primavera.

Nasce l’Urban Centre

Oggi, venerdì 6 dicembre, lo stesso sindaco annuncia la nascita di un laboratorio di idee chiamato Urban Centre. «Si tratterà di un ufficio di lavoro multidisciplinare – dice il sindaco – un laboratorio di idee dove sperimentare le migliori pratiche di urbanizzazione guardando anche all’estero dove si sono già verificati percorsi simili, coinvolgendo tutti i settori della struttura comunale ed alcune figure professionali esterne. Questo ufficio di lavoro avrà una sede dedicata e si occuperà anche di reperire nuovi finanziamenti».

«Per far questo è però necessario cambiare il metodo di lavoro, quindi mettere insieme e integrare le progettualità, coinvolgendo tutti i settori della struttura comunale e le figure esperte esterne che si renderanno necessarie, attraverso la costituzione di un ufficio di lavoro multidisciplinare e condiviso, con una sede dedicata».

L’Urban center decolla con l’archistar Fantini 

Entrando nel dettaglio, l’Urban Center sarà diretto dalla dirigente del settore urbanistica Beatrice Parenti che potrà contare sulla figura esterna dell’architetto David Fantini, senzunese molto apprezzato nel settore, che curerà la parte tecnico scientifica. Secondo Buoncristiani «una delle finalità principali dell’Urban Center sarà la riorganizzazione degli spazi pubblici, facendoli tornare centrali e rendendoli più fruibili dal cittadino e più gradevoli esteticamente – dice ancora il sindaco – Devono quindi essere messe a fattor comune tutte le risorse di cui l’Ente dispone, affinché le decisioni siano adottate con maggiore consapevolezza, così da affrontare con più facilità temi multidisciplinari, dando risposte concrete».

Per questo l’amministrazione sta già lavorando alle linee guida di alcune trasformazioni, finalizzate alla neutralità climatica, alla resilienza urbana, a una visione coerente di città. «L’attualizzazione dei progetti dovrà avvenire con un nuovo indirizzo metodologico, che abbia come cardini la sostenibilità ambientale – dice ancora Buoncristiani – la gestione delle acque, i progetti di rigenerazione, la gestione e implementazione del verde pubblico, la qualità degli arredi e dei dehors, l’illuminazione: il tutto secondo i più aggiornati modelli di sostenibilità ambientale e i principi della visione olistica One Health, promossa dall’Oms». 

Una città pensata per vivere meglio

Gli strumenti operativi che la giunta Buoncristiani sta per mettere in campo dovranno perciò introdurre le Nature based solution (NBS) ossia strategie, azioni, interventi basati sulla natura che forniscono servizi ambientali e vantaggi socio-economici capaci di aumentare la resilienza delle città e i sistemi urbani di drenaggio sostenibile in una chiave di adattamento al nuovo stato degli agenti atmosferici. In tale ambito verranno delineate azioni di de-pavimentazione, per incrementare le superfici permeabili e la biodiversità dei suoli, il recupero e riutilizzo delle acque di pioggia.

Inoltre l’Urban Center porterà con sé criteri di alta qualità architettonica e materica, in linea con i principi dell’economia circolare e dei materiali bio-based per le pavimentazioni (pedonali, ciclabili e parcheggi), per l’arredo pubblico, i dehors, le aree gioco, l’illuminazione, sia per gli interventi pubblici che privati.

Più alberi nella città per le persone

Parallelamente sarà delineata anche una modalità di attuazione per interventi diffusi di forestazione urbana, nelle diverse declinazioni, funzionali alla costruzione di infrastrutture verdi, come nuova infrastruttura dell’accessibilità e del godimento dei diversi luoghi della città.

«Gli obiettivi complessi che ci siamo dati – dice l’architetto Fantini – sono, innanzitutto, costruire una maggiore consapevolezza ambientale dei cittadini, creando una “città per le persone”, orientare la progettazione verso una gestione dello spazio pubblico contemporaneo e sostenibile, affrontare la crisi climatica, contribuendo per quanto possibile a contrastarla ed adattando la città alle sfide che essa imporrà e, infine, individuare le modalità con le quali contribuire alla gestione dei fenomeni piovosi estremi, realizzando una “città spugna”.

«Infine, conclude Fantini, un altro aspetto su cui lavorare e investire è l’illuminazione della città; questa parte di arredo urbano dovrà anch’essa rispondere agli standard qualitativi più moderni e non solo in termini ambientali, perché illuminare meglio vuol dire anche utilizzare la luce come strumento di valorizzazione dell’ambiente notturno cittadino, rendendolo peraltro più decoroso e più sicuro. Nel giro di qualche mese i cittadini potranno vederne un primo esempio su viale Carducci

Per concludere secondo il sindaco Buoncristiani «c’è bisogno di abbandonare una visione troppo spesso superata e di allargare gli orizzonti: vogliamo creare spazi verdi, contro le isole di calore, abbiamo bisogno di strappare via un po’ di asfalto per tornare a rendere il terreno drenante, così da prevenire disastri legati al maltempo. Credo fermamente che sia su questi temi che si possa fare il vero cambiamento rispetto al passato, cercando di realizzare una città più vivibile, più gradevole e più verde, tre concetti che sembrano fini a se stessi, ma che in realtà presuppongono l’implementazione di molte caratteristiche innovative, che troppo spesso rimangono ai margini della progettazione degli spazi pubblici. Motivo per cui generalmente, per esempio, i parcheggi vengono denominati piazze anziché semplici parcheggi». 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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