CAMPAGNATICO. L’Anvu, l’Associazione professionale delle polizie locali d’Italia, prende posizione dopo il caso dell’autovelox illegale di Campagnatico, quello messo sull’aiuola della Grosseto-Siena. Chiarendo che, per risolvere la questione una volta per tutte, per uscire da una giungla di norme e interpretazioni, l’unica soluzione è consentire solo il telelaser con immediata contestazione della violazione da parte della pattuglia.
E non dice solo questo. L’Anvu spiega che il telelaser debba essere consentito solo ai Comuni che fanno pattuglia 24 ore su 24 e che applicano tutte le norme del Codice della strada. In sostanza, che non usano la polizia municipale solo per fare autovelox e divieti di sosta.
L’Anvu esprime anche solidarietà a Francesco Angelini, ormai ex comandante della polizia municipale di Campagnatico. Costretto a lasciare l’incarico e ad accettare un incarico analogo a Pitigliano.
Mattarelli: «Controlli solo con il telelaser»
La nota è firmata da Luciano Mattarelli, orbetellano, portavoce nazionale di Anvu, commissario regionale per la Toscana e comandante emerito del corpo di polizia locale di Orte.
«Facendo seguito alla nota vicenda dell’autovelox che in questi giorni ha interessato la cronaca della zona del grossetano, l’Anvu ribadisce la propria posizione, esternata anche agli organi parlamentari e ministeriali, in merito all’impiego dell’autovelox da parte dei Comuni».
«Visto che questa materia comporta il dover emanare decreti, circolari, pronunce di magistratura a chiarimento, quasi ormai mensilmente e questo modus, (almeno sembra) non riesce mai a risolvere la vexata quaestio, visto che la percezione di gran parte della popolazione (giusto o sbagliato che sia non sta a noi giudicare) ritiene l’impiego dell’autovelox, specialmente da parte di piccoli Comuni, quale mezzo per “fare cassa”, la scrivente ha proposto di consentire l’uso dello strumento di rilevazione della velocità denominato telelaser».
Presenza della pattuglia e contestazione immediata
«Questo strumento – prosegue Luciano Mattarelli – comporta la presenza della pattuglia e la contestazione immediata all’autoveicolo fermato».
«Inoltre (proponiamo) di consentire l’uso di questo strumento solamente ai comandi che svolgono servizio 24 ore su 24, che svolgano tutti i servizi di polizia stradale comprensivi del rilievo dei sinistri stradali, dei controlli etilometrici, dei controlli del rispetto dei tempi di guida degli autotrasportatori, il possesso dei requisiti di legge per la circolazione dei veicoli, in particolare le marmitte rumorose e tutte le altre norme di comportamento previste dal codice stradale».
«Il cittadino dice che di 230 articoli del codice stradale, molti Comuni ne applichino il controllo sistematicamente solo uno o due (la velocità con autovelox e la multa al divieto di sosta). Quindi in conclusione chi vuol fare i controlli della velocità deve usare esclusivamente il telelaser e svolgere servizio di pattuglia 24 ore su 24. Per i piccoli Comuni questo può avvenire unendo i vari rispettivi comandi in un corpo di polizia locale unico».
La solidarietà di Anvu al capitano Francesco Angelini
«La solidarietà della scrivente va al capitano Francesco Angelini, già comandante di quella polizia locale, che avendo ricevuto nota negativa dall’autorità di polizia stradale in merito al posizionamento dell’autovelox (così riporta la stampa) non ha potuto continuare quel tipo di servizio. Dopo la nota negativa ha deciso di trasferirsi al comando polizia Locale di Pitigliano».
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