L’Amiata del 300 rivive in un cortometraggio | MaremmaOggi Skip to content

L’Amiata del 300 rivive in un cortometraggio

Dall’incontro di due videomaker amiatini, nasce il progetto “Ad Meata”. È stato lanciato il crowdfunding per produrre il film
Un momento delle riprese del cortometraggio sul monte Amiata
Un momento delle riprese del cortometraggio sul monte Amiata

di Giovanni Poggiaroni

MONTE AMIATA. Al centro del progetto “Ad Meata”, c’è l’idea di realizzare un cortometraggio di genere horror-storico , ambientato sull’Amiata a metà del XIV secolo.

Carlo Settembrini e Lorenzo Gonnelli sono due videomaker di origine amiatina, ognuno di loro con numerosi progetti all’attivo, che nel settembre del 2022 si sono incontrati e hanno avuto l’idea di realizzare un cortometraggio che parlasse della loro terra di origine. Lo stesso titolo richiama l’espressione latina “alle sorgenti” da cui si ipotizza origini il toponimo Amiata.

Un mercenario e una lotta furibonda

Il corto parla di un mercenario in fuga, braccato per un ignoto motivo da un cavaliere, ad un certo punto il fuggitivo si nasconde nel bosco e riesce a tendere un’imboscata al cavaliere.

Dopo una furiosa lotta, il mercenario ha la meglio sull’ inseguitore, ma è sfinito e sanguinante, qui entra la componente horror, perché da una capanna nel bosco esce fuori una misteriosa figura femminile, che trascina nel proprio antro l’uomo ferito. 

Una simulazione di un uomo ferito nel corso delle riprese
Una simulazione di un uomo ferito nel corso delle riprese

«Ci siamo ispirati a una serie di leggende locali – racconta Sara Ben Dekhil responsabile del make up di scena – per l’ambientazione ci siamo consultati con Enrico Santioli, storico medievista amiatino. Abbiamo infatti ricercato la massima accuratezza storica possibile, soprattutto per quanto riguarda i costumi di scena. Le riprese esterne sono state realizzate interamente nei boschi amiatini , mentre gli interni sarà ripresi in studio».

Un altro momento delle riprese
Un altro momento delle riprese

Grande attenzione anche alla realizzazione delle coreografie di combattimento con il preziosissimo aiuto dell’attore e stuntman Alaa Safi (“Doctor Strange” 2016, “The Chosen” 2017), con cui sono state costruite e organizzate le scene di lotta in ogni loro movimento.

Una scena del cortometraggio
Una scena del cortometraggio

Il crowdfunding 

«Abbiamo realizzato la prima parte delle riprese grazie a un contributo di 1500 euro da parte di Kansassìti , che ha riconosciuto il valore storico, sociale e culturale del progetto – prosegue Ben Dekhil ma per completare il progetto abbiamo bisogno di almeno 3000 euro, per questo abbiamo lanciato il crowdfunding. Il progetto per noi è molto importante perché vorremmo dimostrare ai tanti giovani artisti del territorio, che sia possibile avere delle opportunità anche qua in Maremma,  senza dover per forza andare via».

Per partecipare al crowdfunding basta cliccare su questo link

Gli interpreti del corto sono Luca Mazzolai, Daniela Fiori, Antonio Albertini.

Alla realizzazione hanno partecipato Enrico Santioli, storico medievista che ha curato l’attinenza storica. Sara Ben Dekhil make up artist Lorenzo Amantini segretario di edizione, Gabriele Monaci  compositore e arrangiatore, Gian Marco Vigni focus puller, Lorenzo della Ratta  fonico, Michele Guerrini al backstage.

 

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