"Io non rischio", in piazza per la sicurezza | MaremmaOggi Skip to content

“Io non rischio”, in piazza per la sicurezza

Appuntamento con la campagna nazionale di protezione civile, in contemporanea in 1.000 città italiane. Ai gazebo, volontariato, ordini professionali e studenti
Vivarelli Colonna, Limatola, Bisconti
Vivarelli Colonna, Limatola, Bisconti alla presentazione dell’iniziativa

GROSSETO. Sabato 14 ottobre, dalle 9 alle 18, in piazza Dante Alighieri, torna l’appuntamento con la campagna nazionale di protezione civile “Io non rischio” che quest’anno coinvolge 1000 città italiane.

Ai gazebo gialli, allestiti nella piazza principale del capoluogo, i cittadini troveranno i volontari delle associazioni di protezione civile, tutto il giorno a disposizione per fornire informazioni sulle buone pratiche di protezione civile, utili a proteggere sé stessi e gli altri. Risponderanno alle domande e daranno consigli utili sui comportamenti da assumere in caso di situazioni critiche o di calamità naturali, come alluvione, terremoti, maremoto. Ai gazebo sarà disponibile anche del materiale informativo da portare a casa.

La campagna viaggia anche sui social

Contemporaneamente la campagna viaggerà negli spazi virtuali per arrivare a quante più persone possibile attraverso la pagina facebook,  dove sono già stati pubblicati alcuni contenuti che il 14 ottobre saranno ulteriormente implementati.

L’evento è promosso dal Dipartimento nazionale di protezione civile, dalla Regione. Sul territorio è organizzato da Provincia e Comune di Grosseto, tramite i rispettivi uffici di protezione civile, con la collaborazione delle associazioni di volontariato Humanitas Grosseto, Misericordia Albinia, Arcidosso e Grosseto, Croce Rossa Grosseto. Hanno inoltre aderito all’iniziativa Ance Grosseto, gli ordini professionali dei geometri, architetti, ingegneri e geologi e, come lo scorso anno, sarà presente il Polo tecnologico Manetti – Porciatti.

Riconoscere i rischi e i comportamenti adeguati

«È fondamentale conoscere prima quali comportamenti tenere in caso di calamità naturali – afferma il presidente della Provincia, Francesco Limatola – perché sono proprio la preparazione e la consapevolezza a fare la differenza tra la vita e la morte in situazioni di emergenza. Ecco perché è importante che la protezione civile scenda in piazza insieme alle istituzioni e ai tecnici per diffondere tra i cittadini la cultura della prevenzione. Ringrazio tutte le associazioni che sabato saranno in piazza Dante Alighieri a Grosseto per questa importante iniziativa».

Una nuova sede per Humanitas pubblica assistenza

Ci sarà anche Humanitas pubblica assistenza Grosseto in piazza, sabato prossimo. L’associazione affiliata all’Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze) è relativamente giovane, dal momento che si è costituita nel 2011 come sodalizio di riferimento delle tre frazioni di Istia, Roselle e Batignano, ma sta mettendo le basi per crescere e consolidarsi definitivamente in città.

Tant’è che nel 2024 avrà una nuova sede. Lo spiega lo stesso presidente Christian Sensi. «Entro gennaio 2024 – spiega – ci trasferiremo nella nuova sede di cui stiamo concludendo l’acquisto proprio in questi giorni. Si tratta di un impegno economico importante per l’acquisire la proprietà di un capannone di 700 metri quadrati in via Zircone, nell’area produttiva sull’Aurelia nord, grazie al quale risolveremo tutti i problemi logistici. Con spazi adeguati per mezzi e volontari».

Il capannone di via Zircone dove sarà la nuova sede
Il capannone di via Zircone dove sarà la nuova sede di Humanitas

Attualmente Humanitas pubblica assistenza Grosseto ha 30 volontari col patentino di soccorritore e 100 volontari sostenitori, ma l’obiettivo è crescere in termini associativi e di servizi alla cittadinanza, oggi concentrati su trasporto sociale, emergenze/urgenza e protezione civile.

«A Grosseto – aggiunge Sensi – storicamente c’è una forte presenza del volontariato di matrice cattolica con organizzazioni importanti come Misericordie e Croce Rossa. A noi piacerebbe rinforzare la “terza gamba del tavolo” dei servizi sanitari e di trasporto sociale, caratterizzandoci come volontariato di matrice laica, con un’identità non caratterizzata da appartenenze religiose prevalenti. Fra pochi giorni inizierà un corso per formare nuovi volontari soccorritori. Abbiamo già ricevuto diverse richieste di partecipazione, e mi auguro ce ne siano altre soprattutto da parte di tanti giovani».

 

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