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Intossicata a 15 anni con la droga dello stupro

Abuso di alcol e droghe, boom di accessi al pronto soccorso pediatrico. Il responsabile Luca Bertacca: «Registrato un aumento esponenziale anche delle aggressioni»
L'ingresso del pronto soccorso e i dati sull'alcol e le droghe ai minorenni
L’ingresso del pronto soccorso e i dati sul consumo di alcolici tra minorenni

GROSSETO. Quella fotografata dal personale del pronto soccorso pediatrico di Grosseto è solo la punta di un iceberg. Perché all’ospedale si viene accompagnati solo quando si verificano alterazioni della coscienza o sintomi importanti. Sintomi dovuti all’assunzione di alcol e droghe da parte dei giovanissimi. 

È un’immagine spaventosa quella che si presenta agli occhi del personale del pronto soccorso pediatrico, diretto dal dottor Luca Bertacca. Che conferma una percezione che in città, soprattutto nei fine settimana o durante i periodi della feste, hanno in tanti.

Luca Bertacca, responsabile del pronto soccorso pediatrico
Luca Bertacca, responsabile del pronto soccorso pediatrico

Alcol e droghe, per i minori di 16 anni, non sono un tabù, anzi. «Il consumo è aumentato in maniera esponenziale – spiega il responsabile del pronto soccorso pediatrico – e la crescita dell’abuso l’abbiamo registrata da dopo la pandemia. Negli ultimi mesi, poi, c’è stato un aumento anche delle aggressioni. Non c’è stato fine settimana che non sia arrivato qualche ragazzino ferito al pronto soccorso». Ragazzini, appunto. Perché al pronto soccorso pediatrico si accede fino a 16 anni

La droga dello stupro a 15 anni

Non c’è solo l’alcol, ci sono anche le droghe a creare non pochi malori tra i ragazzini che poi vengono soccorsi e portati all’ospedale. «Adolescenti che, a differenza di quello che succedeva qualche anno fa – dice ancora Bertacca – non hanno rete sociale intorno a loro. Spesso, quando si sentono male, vengono abbandonati dai loro coetanei per strada, dopo aver allertato il 118».

L’ambulanza arriva, li soccorre e li accompagna al pronto soccorso. Poi, quando si riprendono, sono loro a raccontare al personale cosa hanno preso. Qualche tempo fa, una ragazzina di appena 15 anni, ha ammesso di aver fatto uso di Ghb, la droga dello stupro. Droga che le era stata offerta dallo spacciatore di fiducia, dopo che aveva già provato tutte le altre sostanze a disposizione.

Spacciatori, anche loro giovanissimi, spesso minorenni. Che arrivano a Grosseto per vendere sostanze stupefacenti da città dove il mercato è già saturo. Mandati qui, per aprire un nuovo mercato, soprattutto in centro nel fine settimana. Baby spacciatori con la droga in tasca che non vendono soltanto ma della quale spesso abusano. E che per questo, sono finiti al pronto soccorso. 

Ubriachi fradici da ragazzini: casi raddoppiati

Sono i numeri quelli che raccontano il fenomeno dell’abuso di alcol tra minorenni. Dove a 12 o 13 anni si cominciano a prendere le prime sbornie o a provare le prime droghe

Nel 2023 i ragazzini finiti al pronto soccorso per intossicazione erano stati 16, 8 perché avevano bevuto troppo. Nel 2024, solo nei primi sei mesi, al pronto soccorso pediatrico si sono presentati in 21, 9 per intossicazione da alcol, gli altri per abuso di sostanze stupefacenti. Non solo hashish: già da ragazzini, già prima dei 16 anni si acquista e si sniffa cocaina o si prova il ghb.

Ad agosto poi, quando la costa è affollata di turisti, il pronto soccorso pediatrico è costretto ad aumentare il personale. «Per dare un’idea – dice ancora il responsabile Luca Bertacca – dall’1 al 20 agosto abbiamo avuto 4 casi di minorenni intossicati da alcol o sostanze». O, come spesso capita, da entrambi. 

Risse e aggressioni: «Casi in forte aumento»

Di risse e aggressioni tra giovanissimi ne abbiamo raccontate diverse negli ultimi mesi. Sulla costa, durante l’estate. In città, ora che la stagione è finita. «Da qualche tempo – spiega Luca Bertacca, responsabile del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Misericordia – i casi sono aumentati tantissimo. Non abbiamo, in questo caso, dati disponibili. Ma a mia memoria non c’erano stati così tanti accessi al pronto soccorso. In città, gli episodi di violenza si concentrano tra le Mura, piazza del Sale e piazza de Maria, almeno per quanto riguarda gli ultimi casi». 

È un osservatorio “privilegiato” quello del personale che lavora al pronto soccorso pediatrico, dove è capitato di medicare minori di 16 anni che si erano picchiati con tale violenza da finire in ospedale

Quando un ragazzino o una ragazzina, che sia per l’abuso di alcol o droghe o perché rimasto ferito in una scazzottata finisce all’ospedale, vengono ovviamente chiamati i genitori. E anche qui, la reazione, non è la stessa per tutti. «Ci sono genitori molto severi, estremamente rigidi di fronte a questi episodi – spiega ancora il medico – e ce ne sono altri che invece si mostrano molto indulgenti».  

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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