GROSSETO. Dopo la decisione del Consiglio di Stato, che a fine aprile ha sentenziato che le proroghe delle concessioni balneari per le spiagge decise dal governo Meloni non sono valide, perchè in contrasto con la direttiva europea Bolkestein sulla concorrenza, ora interviene la Regione Toscana.
Cosa ha deciso il Consiglio di Stato
La direttiva Bolkestein impone che le concessioni demaniali siano assegnate attraverso procedure di gara trasparenti e competitive, con ampio risalto di pubblicità sui bandi in materia. Il Consiglio ha annullato la proroga, stabilendo che le concessioni scadute a fine 2023 non sono più valide. I Comuni devono anche rapidamente avviare nuove gare per assegnarle.
Il governo Meloni aveva prorogato tutte le concessioni in scadenza al 31 dicembre 2023 fino alla fine del 2024, una mossa che aveva suscitato forti critiche e che il Consiglio di Stato ha dichiarato di fatto illegittima.
Tante le proteste, sia dalla politica che dagli addetti ai lavori. Marco Maurelli, presidente di Federbalneari, ha denunciato l’interferenza dei tribunali nella sfera legislativa, e il potenziale caos che questa decisione potrebbe causare.
La proposta della Regione Toscana
Proprio la Regione Toscana ha deciso e dato il via libera agli indennizzi ai balneari che andranno a perdere le “aste” delle spiagge.
Una forma di risarcimento per i concessionari, e chi subentrerà dovrà comunque versare a chi esce, un importo economico che compensi la perdita delle strutture e della proprietà in generale.
La legge Bolkstein
La questione delle concessioni balneari in Italia è diventata un tema di accesa discussione dopo la sentenza, anche se dal punto di vista pratico non è cambiato poi molto. Gli stabilimenti restano aperti alla “proroga tecnica” fino al 31 dicembre 2024. Questa proroga è stata concessa per permettere ai Comuni di completare le nuove gare di assegnazione.
In una nota il Consiglio di Stato ha ribadito «la necessità, per i Comuni, di bandire immediatamente procedure di gara imparziali e trasparenti per l’assegnazione delle concessioni ormai scadute il 31 dicembre 2023».
L‘Italia rischia comunque sanzioni dall’Unione europea se non procederà con la liberalizzazione del settore.
Marras: «Abbiamo adeguato la legge 31»
L’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras ha detto: «C’era la necessità di attualizzare e adeguare la legge 31 – ha spiegato Marras – con la proposta di legge emersa dopo la sentenza del Consiglio di Stato sulla durata delle concessioni balneari al 31 dicembre 2024».
Guerrini (Fiba): «A breve le linee guida per i risarcimenti»
A far discutere le modalità dei risarcimenti, anche per i beni immobili, e come attuarli. L’elemento di novità della proposta regionale, è stata appunto la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo per il concessionario uscente da parte del concessionario subentrante.
«Verranno fatti decreti appositi – ha spiegato Simone Guerrini, presidente Fiba Toscana – e le linee guida. Credo anche in tempi brevi, secondo le indicazioni e auspichiamo un tavolo di confronto. E’ chiaro che ci saranno dei periti che stabiliranno una tabella, anche in base al fatturato dello stabilimento e alle strutture, ai valori catastali e quant’altro».
Viene dunque affermato il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie. Due aspetti dovranno dunque essere chiariti. Come si calcolerà l’indennizzo, e chi dovrà deciderlo: non è detto che possa farlo la Regione, così come i Comuni. Già in passato sono stati sollevati conflitti di competenza con lo Stato, che poi ha avuto ragione di fronte alla Corte costituzionale.
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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