GROSSETO. Dopo l’ennesimo incidente all’incrocio fra via Aquileia e via Oberdan il barista del bar Glamour, Carmine Esposito, ha deciso di scrivere al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, alla prefetta Paola Berardino e al comandante della polizia municipale, Alessio Pasquini.
Solo per caso, per fortuna, i tanti incidenti avvenuti in quell’incrocio non hanno causato niente più di danni alle auto o feriti non gravi. Ma, ogni volta, un mezzo, o entrambi, sono finiti contro la sua vetrina o sulla pedana dove, ogni giorno, ci sono avventori che prendono il caffè.
Dovesse succedere un incidente mentre persone sono lì fuori, potrebbe essere una tragedia. Per questo chiede un intervento per migliorare l’incrocio. Perché i cartelli ci sono ma, evidentemente, sono poco visibili.
Decine di incidenti all’incrocio, si rischia la tragedia
«Egregio signor sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – scrive -, sono il signor Carmine Esposito, titolare del bar Glamour sito nell’angolo dell’incrocio tra la via Oberdan e la via Aquileia (provenienza da via della Pace)».
«Le scrivo queste righe al fine di informarla “ufficialmente” che negli anni, nell’incrocio sopra scritto, si sono verificati una miriade di incidenti (alcuni dei quali non di vostra conoscenza per via della procedura amichevole che gli attori protagonisti hanno scelto di perseguire – constatazione amichevole di incidente); tuttavia, la fortuna, ha fatto sì che si evitassero sempre delle tragedie».
«Immagini, signor Vivarelli Colonna, se gli incidenti, che può constatare dalle foto riportate nell’articolo di MaremmaOggi, si fossero verificati in orario di apertura del bar, magari con la pedana adiacente alla via Aquileia, piena di fruitori».
«Probabilmente si sarebbero verificate delle tragedie».
«E non saremmo qui, io a scriverle e lei a leggere il mio scritto, in quanto il verificarsi di uno degli eventi catastrofico, avrebbe da solo, scaturito l’intervento di chi ha il potere di farlo».
L’incrocio va messo in sicurezza
«Non so, signor Vivarelli Colonna, se lei ha il potere di fare qualcosa, per far mettere in sicurezza quell’incrocio, ma io ci provo a scriverle queste righe. È un semplice scritto che la informa di ciò che avviene in un angolo della città: evidentemente non l’hanno mai informata, o peggio ancora, non ha mai letto gli articoli di questo tipo di cronaca».
«E la giustifico pure, se ciò fosse avvenuto: d’altronde non può certo sapere di tutto ciò che avviene, in ogni angolo di città».
«Ma i suoi collaboratori, o tutti coloro che hanno il potere di intervenire e di rilevare ciò che accade, loro, signor Vivarelli Colonna, potrebbero avvertirla e magari portarle soluzioni od informarla di ciò che sarebbe giusto fare, per evitare “tragedie in città“ , per poi piangere sul latte versato».
«Comunque, per concludere signor sindaco, inoltrerò io stesso la mail anche al comandante della polizia municipale, ed inoltre per conoscenza, anche al prefetto della città di Grosseto.
In fondo da commerciante interessato, ma soprattutto da cittadino, se i suoi uffici non sono in grado di informare gli uffici preposti, da cittadino, lo faccio io: mi sento di aiutare gli uffici comunali ad informare gli altri uffici comunali preposti».
«Se si può, per evitare “una tragedia annunciata”, lo faccio volentieri».
«Con i miei rispetti. Buon lavoro e cari saluti. Carmine Esposito – Caffè Glamour».
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