GROSSETO. Una cerimonia solenne e molto sentita, alla presenza delle istituzioni, della prefetta Paola Berardino e dei rappresentanti di polizia, guardia di finanza, Cemivet, e Savoia cavalleria.
Il 208º annuale di fondazione dell’Arma dei carabinieri è stato celebrato in piazza Nassiriya a Grosseto, che ha fatto da palcoscenico all’evento, a ridosso delle imponenti mura medicee.
La ricorrenza annuale è stata l’occasione per celebrare il valore e l’importanza dei carabinieri, ma anche per ricordare quanto l’arma sia impegnata sul territorio, anche nelle aree più limitrofe.
Gli interventi dei carabinieri in provincia
Nell’ultimo anno 11.370 sono state le chiamate al 112, a cui si aggiungono le 39.580 persone che hanno riposto nei carabinieri la propria fiducia nel momento del bisogno, andando nelle caserme. Oltre 21.822 pattuglie, inoltre, hanno garantito il controllo sul territorio.
Come ha sottolineato il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Giuseppe Adinolfi: «La continua ricerca di un servizio sempre più vicino alle esigenze del cittadino e del territorio, nonostante l’evento epocale di una pandemia, che certo non ha risparmiato le fila dell’arma».
Sono 943 gli uomini e le donne impiegate negli ultimi 12 mesi, dispiegati sul territorio a controllo di manifestazioni, eventi, e dell’ordine pubblico durante la cosiddetta “movida”. 2.942 i reati scoperti, molti in fragranza altri sulla base delle indagini.
Il colonnello Adinolfi, sul finire del suo intervento, si rivolge a tutti i carabinieri della provincia di Grosseto «Dai comandanti e addetti alle stazioni – prosegue – passando per gli sciatori, le unità navali, il nucleo radiomobile, i cinofili, i reparti speciali, i carabinieri forestali, fino agli operatori delle nostre centrali operative, qui presenti in camice nero, prima voce dell’arma per il cittadino che chiede aiuto.
«Non ho trovato le parole adatte ad esprimere la gratitudine per come avete portato la nostra uniforme – conclude – con disciplina ed onore, sentendone la responsabilità, per la spontanea e disinteressata generosità con cui avete risposto ai disagi e ai bisogni dei cittadini. Sono orgoglioso ed onorato di essere il vostro comandante. Viva l’Italia, viva l’arma dei carabinieri».
La cerimonia dell’anniversario ha onorato la memoria dei caduti a Nassiriya e premiato alcuni dei carabinieri, dei più diversi gradi, per il loro servizio svolto.
Gli encomi ai militari che si sono distinti
La festa dei carabinieri è da sempre l’occasione per la consegna degli encomi ai militari che si sono distinti durante il servizio. Ecco tutti i carabinieri che stamni sono stati premiati alla festa dell’Arma.
Sottotenente Pietro Di Gregoli, comandante del nucleo operativo e radiomobile di Follonica, che per mesi ha indagato e scoperto gli autori della rapina ai danni della farmacia Salus di Follonica, 4 uomini, che sono stati arrestati. Per la stessa operazione, hanno ricevuto l’encomio anche i luogotenenti carica speciale Mauro Pietrucci e Antonio Dessì, l’appuntato scelto Valerio Patruno e l’appuntato Angelo Vitagliano e il maresciallo Angelo Capasso.
Maggiore Riccardo Crudo, comandante del nucleo operativo ecologico, che ha sgominato un vasto traffico di rifiuto speciali che venivano illecitamente smaltiti da un’associazione camorristica nel casertano.
Capitano Niccolò Lusito, comandante del nucleo operativo della compagnia urbana di Torino, per aver coordinato una delicata indagine sullo spaccio di stupefacenti che si è conclusa con 14 arresti in flagranza e con l’esecuzione di 6 misure cautelari, oltre che con il sequestro di 164 chili di droga, 40.000 euro in contanti e un’arma da fuoco con le munizioni.
Maggiore Clemente Cosimo Errico, comandante del nucleo investigativo, luogotenente Claudio Capanna, luogotenente Alessio Nerozzi e maresciallo maggiore Fabrizio Falconi per aver sgominato una banda dedita ai furti negli uffici postali e nelle aziende che si è conclusa con l’arresto di 8 persone e con il recupero di veicoli e refurtiva per un valore di 300.000 euro.
Vicebrigadiere Gianluca Bondi, appuntato scelto Luca Russo, carabiniere Davide Mancinelli tutti di Monte Argentario, per l’arresto dell’uomo che qualche settimana fa dette in escandescenze a Porto Santo Stefano e dopo essere entrato nudo in un bar, spaccò il lunotto dell’auto di servizio dei carabinieri.
Appuntati scelti Carlo Mascagna e Valerio Patruno, entrambi in servizio al radiomobile di Follonica, per aver individuato tra la folla e arrestato un pregiudicato che aveva con sé una pistola con matricola abrasa, che poco prima aveva tentato di introdursi in una gioielleria per mettere a segno una rapina.
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