GROSSETO. Non è vero che dei regali basta il pensiero. Che qualsiasi regalo è ben accetto e gradito. Che ci piace anche la crema per il corpo per pelli sensibili e soggette a irritazioni, o quel calzino a righe rosso e verde, perfetto per gli elfi di Babbo Natale ma che non si abbina a niente che è nel nostro armadio. E non ci piace nemmeno quel bollitore elettrico perché noi le tisane non le beviamo; per non parlare del pigiama di lana o delle pantofole che puntualmente troviamo sotto l’albero da parte della nonna, che forse pensa che le consumiamo ogni anno come fossero scarpe da corsa.
Dire che quel regalo non ci piace non è peccato, non è tabù. È concesso. Ed è concesso anche, anzi consigliato, riciclarlo, per non lasciarlo marcire nel cassetto in fondo al comò in camera o nell’angolo più lontano della soffitta.
Riciclare i regali, quindi, si può e se sotto l’albero, anche quest’anno, trovate qualcosa che non è di vostro gradimento, ecco alcune, semplicissime, regole per un riciclo di successo.
Quattro regole per un riciclo di successo
La regola numero uno, quella che proprio non si può dimenticare, è di scriverci subito sopra al pacchetto il nome del mittente. Un disastro annunciato, sennò, quello di dimenticare chi quel regalo ce lo ha consegnato con tanto affetto, perché ci potrebbe far inciampare nella possibilità di riciclarlo proprio a lui quel regalo non gradito e cascare, ovviamente, in una grandissima, colossale figuraccia.
La seconda regola d’oro del riciclo è quella di cambiare carta regalo. Il motivo? Presto detto: evitare che l’usura della carta o qualche difetto del pacco possa far intendere al destinatario che quel pacchetto non sia stato proprio preparato per lui.
La terza regola è quella di aspettare un po’ di tempo prima di mettere nelle mani qualcun altro quel dono. Se il regalo lo ricevete questo Natale, magari attendere un compleanno più lontano, o perché no anche il Natale prossimo: più tempo sarà trascorso più la possibilità di essere scoperti sarà piccola.
Ultima regola, un po’ cattivella, è quello di rifilare il regalo che non vi piace a qualcuno che non vi sta proprio simpatico: in questo modo, se anche il regalo è brutto, per voi non sarà un problema.
Autore
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Dammi carta e penna e mi farai felice. Amo leggere e parlo tanto. Camminare nei miei boschi mi rimette a posto l’anima. Mamma di Pietro e Sergio: sono loro il mio primo lavoro.
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