ROSELLE. Ha chiuso gli occhi in silenzio. A pochi giorni dalla riapertura, la scuola elementare “Morbello Vergari” di Roselle, stretta tra le terme leopoldine e la chiesa, piange la maestra Carla Pantalei.
Carla rappresentava una delle ultime figure di insegnante vera, un’educatrice, quasi una mamma per tantissimi bambini adesso diventati adulti ma ancora impreziositi di ricordi degli anni passati tra quei banchi. Basta sussurrare il nome di Carla per aprire le porte di un passato rimasto immobile.
La maestra che insegnava con il cuore
«Andavamo a scuola con entusiasmo – riassume Giacomo, che è stato suo alunno – stare con lei era sempre coinvolgente e i libri diventavano quasi giochi da affrontare con il sorriso. Impossibile cancellare la sua premura, la dolcezza con cui ci avvolgeva. Ho sempre pensato che volesse bene ad ognuno di noi. Adesso che sono grande sono convinto ci amasse».
«Per Carla i bambini erano tutti uguali – ricorda la mamma di una sua alunna – la sua umanità andava oltre i suoi compiti strettamente scolastici. Uscire da quella scuola ha significato portarsi dietro un ricchissimo bagaglio non solo culturale ma di vita, strumenti indispensabili per maturare, diventare grandi. Con lei i bambini erano coinvolti in mille attività: dal costruire a mano piccoli oggetti da vendere ai mercatini, fare beneficenza, godere di passeggiate e gite, sentirsi parte integrante della comunità scolastica, festeggiare compleanni in aula. Molte volte – conclude – siamo andati a casa sua per finire e raffinare i lavori ed erano pomeriggi di sorrisi. Indimenticabile».
Decine di messaggi di cordoglio
Carla era amatissima dai suoi alunni, dai loro genitori e anche dai tanti colleghi con i quali aveva insegnato non soltanto alla scuola di Roselle, ma anche alle elementari in via Sicilia.
In molti hanno voluto lasciare un ricordo della maestra che ha cresciuto generazioni di alunni che l’hanno portata nel cuore fino all’ultimo momento.
Lascia il marito, Giuseppe di Lauro, detto Pino.
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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