Il Mediterraneo è cresciuto 10 cm in 30 anni. Allarme al G20 Spiagge | MaremmaOggi Skip to content

Il Mediterraneo è cresciuto 10 cm in 30 anni. Allarme al G20 Spiagge

Al G20Spiagge anche il sindaco Paolo Riccucci di San Vincenzo. Al centro il tema ambientale, il clima e gli arenili che arretrano
La spiaggia di San Vincenzo e i sindaci del G20 Spiagge
La spiaggia di San Vincenzo e i sindaci del G20 Spiagge

SAN VINCENZO. 80 delegati provenienti da tutte le comunità marine italiane, tra cui sindaci, assessori all’ambiente e dirigenti pubblici, si sono riuniti a Sorrento per discutere di questioni ambientali urgenti, tra questi anche il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci

È nato così il primo hub nazionale, il G20Spiagge, un gruppo di lavoro che coinvolge le più importanti città balneari italiane: le politiche ambientali saranno una materia comune come comune è la salvaguardia della costa e del mare italiani.

Riccucci: « Il confronto è costruttivo»

Paolo Riccucci, sindaco di San Vincenzo, al G20S
Paolo Riccucci, sindaco di San Vincenzo, al G20S

«L’esperienza vissuta a questo tavolo – ha spiegato il sindaco di San Vincenzo, Paolo Riccucci – è stata un’occasione unica per approfondire il tema ambientale e come gli altri amministratori lo fanno stare in equilibrio con i flussi turistici e le conseguenti esigenze. Le molte difficoltà che come amministrazione riscontriamo su certe tematiche – ha aggiunto -, dalla risorsa idrica e il suo utilizzo a quello della gestione dei rifiuti e degli arenili, sono riscontrate un po’ in tutti i comuni del G20 Spiagge. Proprio per questo confrontarsi con chi affronta, come noi, certi aspetti, è davvero importante».

L’obiettivo del G20 Spiagge

L’obiettivo è quello di affrontare le politiche ambientali in modo collaborativo, riconoscendo che la tutela delle coste e del mare italiani è una responsabilità condivisa. I sindaci hanno lanciato una call per individuare partner, aziende e istituti di ricerca per sostenere questo fondamentale cambio di passo.

«Questa due giorni ha costituito una preziosa occasione di confronto tra amministratori di città particolarmente difficili da gestire – dichiara Massimo Coppola, sindaco di Sorrento – strette tra enormi flussi turistici e l’imperativo di garantire la sostenibilità ambientale e la tutela della risorsa mare. L’obiettivo per l’intero network del G20Spiagge è quello di divenire un modello di blu e green economy. Ma bisogna trovare un punto di equilibrio che non sacrifichi le esigenze legittime degli operatori economici dei nostri territori, non penalizzi ulteriormente l’ambiente e soprattutto consenta ai nostri cittadini di non perdere spazi di vivibilità».

Mare più caldo e cresciuto di 10 cm

Alcuni dati testimoniano la preoccupazione dei sindaci: negli ultimi decenni, il mar Mediterraneo ha mostrato un trend di riscaldamento superiore alla media globale.

La temperatura media della superficie marina è aumentata di 0,88°C rispetto al periodo preindustriale.

In parallelo, a livello globale, il livello del mare è cresciuto di oltre 10 cm dal 1993, con un’accelerazione recente che ha portato il tasso medio annuo a 4,3 mm.

I segni di arretramento costiero sono evidenti e riguardano oggi oltre il 40% delle spiagge sabbiose italiane. Allo stesso tempo, l’urbanizzazione delle fasce litoranee è avanzata: quasi un quarto del suolo entro 300 metri dalla costa risulta oggi trasformato in superfici artificiali.

La Posidonia oceanica

Il sistema costiero italiano rappresenta una risorsa ambientale e strategica di valore inestimabile. Le praterie di Posidonia oceanica, presenti lungo molti litorali delle città del G20Spiagge, sequestrano circa 5,7 milioni di tonnellate di CO₂ ogni anno, contribuiscono alla stabilità dei fondali e offrono habitat fondamentali per la biodiversità marina.

Queste “foreste blu” occupano una piccola porzione del fondale mediterraneo, ma trattengono fino al 15% del carbonio degli oceani costieri. Anche i depositi di foglie spiaggiate, spesso rimossi per motivi estetici, svolgono un’importante funzione di protezione naturale delle spiagge dall’erosione.

La vera sfida del turismo

Anche il turismo, dunque, è chiamato ad evolvere. Secondo le analisi più recenti, il 41% dei viaggiatori europei considera le condizioni climatiche nella scelta della meta. Elementi come comfort climatico, qualità delle acque e paesaggio costiero influenzano sempre più la percezione e l’esperienza dei turisti. 

«Iniziamo da un dato di fatto: non possiamo più limitarci a subire i flussi – afferma con decisione Roberta Nesto, coordinatrice nazionale del G20Spiagge e sindaco di Cavallino Treporti – dobbiamo imparare a gestirli. Tutti i flussi! Che si tratti di traffico, turismo, rifiuti: la gestione intelligente dei flussi è oggi la vera sfida per chi amministra. E dobbiamo avere strumenti e questo è quello che, come sindaci, chiediamo. Le esperienze condivise in questi due giorni a Sorrento dimostrano che le soluzioni esistono e vanno condivise. Per questo credo sia il momento giusto per attivare un hub permanente di lavoro, che nasce da un confronto serrato su cambiamento climatico ed emergenze meteo, gestione dei rifiuti ed erosione”.

«Dobbiamo concentrarci sulla sfida normativa – conclude Roberta Nesto – Le norme spesso arrivano in ritardo o non tengono conto degli equilibri locali già trovati. Noi sindaci del G20Spiagge non dobbiamo smettere di chiedere il riconoscimento dello status di comunità marine, né di cercare soluzioni. Anche sperimentando».

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

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