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Il Mangialibro: “Roma-Maremma Express”

56 racconti brevi scritti da Enrico Bistazzoni, in viaggio in treno tra l’Argentario e la capitale: mille storie e tanti personaggi, tra gentleman irreprensibili e tipi scalmanati, eleganti lady e urlatori insopportabili, tratteggiati dalla penna “fatata” dell’autore
Enrico Bistazzoni, il mangialibro
Il mangialibro – Roma-Maremma Express

GROSSETO. Quindicesimo appuntamento con la rubrica “Il Mangialibro”. Ogni due settimane, il venerdì, MaremmaOggi regala uno spazio dedicato a tutti coloro che amano leggere, proponendo un libro scritto da un autore maremmano o legato alla Maremma.

Protagonista di questa “puntata” è una raccolta di racconti “Roma-Maremma Express”, di Enrico Bistazzoni, pubblicato nel 2021 da Edizioni Sigem

Giornalista, conduttore televisivo, editor e traduttore, Bistazzoni è un personaggio eclettico che spazia dalla letteratura, allo sport, dalla tv, alla carta stampata. Con i 56 racconti brevi che compongono il suo ultimo libro, regala uno spaccato di vita di un pendolare “di treno” da Roma all’Argentario, tra aneddoti, curiosità, strani personaggi e visioni in corsa dal finestrino.

Enrico Bistazzoni e la copertina del libro
Enrico Bistazzoni e la copertina del libro

Redattore per Fazi Editore di Roma, dal 2000 al 2013, Bistazzoni si è occupato di editing, schede introduttive di opere e autori, traduzioni dall’inglese (Bradbury, Shakespeare) e dallo spagnolo (San Giovanni della Croce). Collabora con agenzie editoriali, tra cui ALI (Agenzia Letteraria Internazionale) e altre sigle editoriali (Edizioni di Atlantide).

Corrispondente per anni del quotidiano Il Tirreno, giornalista televisivo e sportivo, ha partecipato alla trasmissione culturale QuanteStorieVuoi su TV9 dove ha curato anche lo spazio Errata Corrige, curiosità sul mondo dell’editoria, e Note a margine in cui illustrava, in tre minuti, la storia di un classico della letteratura e del suo autore.

“Roma-Maremma Express”, in treno dall’Argentario alla capitale

“Roma-Maremma Express” si compone di 56 brevi racconti, scritti nei weekend dal 7 gennaio al 19 dicembre 2020, all’andata o al ritorno in treno, tra Roma e l’Argentario, dove Bistazzoni torna ogni fine settimana. Storie vere che nascono e finiscono nello scompartimento di una carrozza, con qualche divagazione tra biglietteria, stazioni e dintorni, dove gli occhi attenti dell’autore osservano e registrano particolari da trasferire poi sulla carta.

Anni di viaggi collezionati da studente prima e da lavoratore poi, dalla piccola stazione di Orbetello alla cosmopolita Termini e viceversa. Sullo sfondo gli scorci di Roma, con le sue bellezze e le sue periferie, e della campagna lungo la ferrovia, che sfreccia accanto ai finestrini.

Non ci sarebbe stato questo godibilissimo libro e tutti i suoi personaggi senza le ore macinate sulla strada ferrata, allegoria del tempo che scorre, della modernità che in pochi anni ha spazzato via biglietterie e bigliettai, ha sostituito il fattorino con un anonima obliteratrice a ogni pilone delle stazioni.

Il treno metafora della vita

In “Roma-Maremma Express”, il treno è la casa di una grande famiglia (quella dei pendolari), che si mescola agli ospiti del momento: i turisti, l’uomo d’affari, la donna in carriera, il giovane che non alza gli occhi dal cellulare, la ragazzina persa negli auricolari. E per colonna sonora, suoni e rumori, telefoni che riempiono l’aria di improbabili suonerie e conversazioni private condivise con l’intera carrozza.

Ma a ben guardare è molto di più: è la metafora della vita, tra chi scende, chi sale, chi resta per tutto il viaggio, chi si siede, chi non trova posto e non trova pace, chi si porta dietro il bagaglio pesante della vita, chi viaggia leggero. Al capolinea le carrozze si svuotano e restano le tracce di chi è appena sceso: briciole, carte, bottigliette e lattine, qualche volta un giornale spiegazzato o una rivista, altre ancora appena l’impronta del corpo sul sedile.

«Quante corse trafelato a zig zag con il trolley nella chilometrica stazione – scrive Bistazzoni nella prefazione – quanti viaggi in condizioni particolarmente disagevoli. Ma vogliamo mettere tutto quello che ho visto e conosciuto? Credo fermamente che la mia percezione dell’umanità sarebbe stata diversa se non avessi percorso tutti quei chilometri su due binari a bordo di uno sferragliante mezzo di locomozione dalla discutibile comodità e dall’altalenante affidabilità. Anzi, forse non sarei quello che sono».


Editore Sigem: www.sigem.it

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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