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Il Mangialibro: “Patrizia 1965”

Il grossetano Francesco Serino ci aveva abituati ai saggi storici. Questa volta ha scritto invece un romanzo dove danzano, inciampano, si nascondono e risplendono storie di dolore e d’amore
Il mangialibro Patrizia 1965 Francesco Serino
Patrizia 1965, di Francesco Serino

GROSSETO. Undicesimo appuntamento con la rubrica quindicinale “Il Mangialibro”. Ogni due venerdì, MaremmaOggi regala uno spazio dedicato a tutti coloro che amano leggere, proponendo un libro scritto da un autore maremmano o legato alla Maremma.

Protagonista di questa “puntata” è il romanzo “Patrizia 1965”, dello scrittore e titolare della Nuova libreria a Grosseto, Francesco Serino, pubblicato da Edizioni Atlantide. 

Chi trova il libro, trova un tesoro

Forse non lo sa Francesco Serino, cos’ha scritto. L’autore grossetano non deve essersene accorto completamente nel preparare una storia che può essere così vicina a tante persone.

Patrizia 1965 è un libro intimo, così intenso e diretto nel raccontare del dolore e così dolce nel colorare le emozioni, che una volta finito di scrivere, come finito di leggere, freme tra le mani. O forse sono le mani che tremano. Difficile distinguere.

Francesco Serino, l'autore di Patrizia 1965
Francesco Serino

Invece di metterne l’unica copia sottovetro come una sorta di reliquia, Serino ha scelto di pubblicarlo per tutti. Anche se lo ha fatto con una casa editrice che stampa su carta di pregio e in edizione limitata. Del libro, infatti, ce ne sono 999 copie numerate e lo si può trovare solo nelle librerie fiduciarie di Atlantide edizioni, come la Nuova libreria a Grosseto.

Avere una copia di “Patrizia 1965” quindi significa sicuramente amare i libri. Ma ancor di più quello che c’è dentro: le storie di valore, ovviamente. Dietro alla copertina che riporta un disegno dell’illustratrice Silvia Betti (la moglie di Francesco) danza, inciampa, si nasconde e risplende un racconto «Abbastanza autobiografico», dice l’autore.

Ambientata tra il 1992 e il 1999 in una Grosseto che quando si affaccia alla finestra vede la diocesi del Sacro cuore, la storia ha al centro gli affetti. Attorno a loro, ruota il piccolo mondo di un giovane chiamato a mettersi in fretta le scarpe per correre nella vita degli adulti. A pungolarlo è un male implacabile.

Patrizia 1965: tra dolore e amore

Il romanzo di Francesco Serino inizia parlando di un amore tra madre e figlio che tra le righe rivela tutta la sua possanza e naturalezza. La mamma, commercialista con problemi di salute, è costretta a casa ed è il figlio a provvedere alle incombenze: sarà lui il motore che dovrà salvare il destino dello studio di sua mamma e della casa sulla quale grava una sostanziosa ipoteca.

Patrizia 1965 Francesco Serino
Patrizia 1965 (foto di Francesco Serino)

Un impegno che non lo farà dormire la notte ma che allo stesso tempo non gli eviterà di trovare l’amore negli occhi di Francesca. Forse, chissà, è un alter ego al femminile dello stesso autore (Francesco). Il dolore e la corsa contro il tempo non impediranno neanche di dare futuro a questo sentimento, che nasce quasi per caso e finirà per essere una costante.

All’autore va l’ulteriore merito di raccontarlo con delicatezza, classe e maniera. È come se Francesco Serino avesse scritto “Patrizia 1965” con una piuma, che sa accarezzare e allo stesso tempo scrivere lasciando intravedere l’amore con cui lo fa. Con l’opportunità, quando ce n’è bisogno, di graffiare anche un po’.


Casa editrice Edizioni di Atlantide srl – www.edizionidiatlantide.it

Autore

  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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