GROSSETO. Sedicesimo appuntamento con la rubrica “Il Mangialibro”. Ogni due settimane, il venerdì, MaremmaOggi regala uno spazio dedicato a tutti coloro che amano leggere, proponendo un libro scritto da un autore maremmano o legato alla Maremma.
Protagonista di questa “puntata” è il saggio “Il Liberalismo questo illustre sconosciuto”, di Alessandro De Carolis Ginanneschi, pubblicato nel 2023 da Edizioni Ergo Sum. Ad agosto, il libro ha ottenuto il Premio Capalbio – piazza Magenta nella sezione “Premio del territorio”, consegnato all’autore dal sindaco Gianni Chelini.
De Carolis Ginanneschi riceve il premio Capalbio dal sindaco Chelini
Avvocato, 63 anni, De Carolis Ginanneschi è liberale da quando di anni ne aveva 16. Dal 1982 al 1992 è stato segretario regionale della Gioventù liberale della Toscana, per ricoprire successivamente l’incarico di segretario provinciale del Pli. Con la discesa in campo di Silvio Berlusconi è stato tra i fondatori di Forza Italia in Maremma, ma con il tempo si è allontanato dal partito nel quale più non riconosceva i principi liberali autentici. È stato consigliere provinciale per il Pdl dal 2009 al 2012, anno in cui si è dimesso dal partito. Nel 2022 ha concorso a costituire l’associazione Liberal Forum.
Il liberalismo è davvero un illustre sconosciuto
Poco meno di 100 pagine, di cui una parte dedicata alle dichiarazioni che hanno segnato la nascita e l’affermazione dei diritti dell’uomo, nonché a contributi politici sul liberalismo e a documenti del Liberal Forum. Prima ancora del testo, le prefazioni di Lorenzo Infantino, presidente onorario della Fondazione Eianudi e della Fondazione Friedric A. von Hayek – Italia, di Domenico Saraceno, accademico dei Georgofili, di Francesca Scopelliti, presidente della Fondazione Enzo Tortora, e della dirigente scolastica Maria Grazia Trani.
Un saggio breve che parte da un presupposto: il Liberalismo non è un ideologia politica, ma un metodo che i “liberali” veri non faticheranno a riconoscere nell’excursus storico e filosofico, da Rousseau – “falso mito del pensiero democratico” – e dalla sua teoria del buon selvaggio, fino a Luigi Einaudi.
Ma che parte anche da una domanda: Rivoluzione americana o Rivoluzione francese? «Entrambe hanno esaltato i valori di libertà e democrazia, pur essendo tra loro profondamente diverse nella genesi e più ancora nelle conclusioni», scrive De Carolis Ginanneschi, la cui preferenza va al modello di rivoluzione anglosassone.
«Nulla di originale da parte mia – scrive l’autore – ma il desiderio di far riflettere: chi liberale non è ma pensa in buona fede di esserlo, chi si ritenga non liberale ma solo perché ha una visione distorta del liberalismo, chi non è liberale, ma per pregiudizi indotti dalla stessa visione distorta o non corretta. Ai liberali veri, invece, queste pagine diranno cose pressoché scontate: comprese le riflessioni sul Rousseau, falso mito del pensiero democratico».
Un libro nato per caso
“Il Liberalismo, questo illustre sconosciuto” è nato per caso, è l’autore a dirlo, perché in origine avrebbe dovuto essere un articolo su un’analisi sintetica dei concetti di libertà a confronto (Parigi o Filadelfia) e destinato ad un sito internet.
«Ma da oltre 25 anni rifletto sistematicamente sulla coesistenza e sulle contraddizioni tra la vita materiale e la vita immateriale, sul rapporto tra tecnologia, scienza e valori etici, sulla convivenza civile e i suoi limiti, sulla differenza tra il rispetto e la tolleranza verso ogni singola persona e la necessità di non tollerare gli intolleranti», scrive l’autore.
«Insomma, mi pongo domande da cui nascono altre domande e cerco risposte, oltre a riflettere sul valore della libertà, che per me è da sempre quello supremo dal quale tutti gli altri discendono, e sui pericoli che derivano dalla compressione di quel valore nelle sue varie articolazioni.
Riflessioni riservate a pochi intimi, ma che mi hanno consentito di dotarmi di un consistente database e di affinare la tecnica della ricerca delle fonti. Ecco perché il libro si è sviluppato quasi naturalmente: una riflessione iniziale da cui ne sono venute fuori altre, partendo dalla constatazione che in troppi presumono di sapere cosa sia il Liberalismo, basandosi su meri preconcetti o su letture. Quindi convinzioni sbagliate.
Lungi dunque da me il voler dare la “patente” di liberale a chicchessia (non ne ho certo l’autorità!), ma solo il il desiderio di far riflettere e, magari, il far rivedere le proprie convinzioni da parte di chi lo leggerà».
Autore
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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