GROSSETO. Le parentesi dell’equazione chiamata vita sono imprevedibili, hanno il potere di tracciare strade impensabili fino a poche ore prima. Sono fulmini dalla luce accecante, tuoni assordanti, consegnano nuovi orizzonti, regalano sconosciuti turbamenti, accendono eccitazioni mai provate. A Luca Tavarnesi, 51 anni di Grosseto, è successo questo. Meravigliosamente.
Nel silenzio della notte nasce un cavallo
Per trent’anni Luca lavora come macellaio. Apre la “Macelleria Pino e Luca” in via Giusti, a Barbanella. Un successo di stile e qualità.
Arriva il Covid con le chiusure totali, le strade vuote e i silenzi. Luca si ferma e appare la parentesi.
«In famiglia girava l’arte – racconta – mio padre dipingeva, la casa era continuamente meta di pittori e artisti, suoi amici. Ho respirato questa atmosfera iniziando anche un piccolo corso di pittura. Il negozio, comunque, restava in prima linea, era la mia vita, il mio punto di riferimento, riempiva i giorni e le ore, donando soddisfazioni. Con il Covid mi sono ritrovato in un mare di tempo libero. Una disponibilità inattesa, portatrice di un impulso, che fino a quel momento avevo solo accarezzato e cullato».
Luca ritorna al momento cruciale, quello decisivo.
«Ho preso un panetto di argilla, era un sabato sera. Nel silenzio della notte ho iniziato a toccare la creta, a modellarla senza avere un’idea precisa di quello ricercavo. Piano, piano l’argilla è diventata un cavallo, come quelli che abitano la Maremma. L’ho guardato con meraviglia, l’ho salutato. Quel cavallo era nascosto dentro di me, faceva parte di me e non lo sapevo. Sono rimasto in silenzio a sorridere a quella creatura, la prima scultura nata dalle mie mani dopo quasi 50 anni di vita. Un ciclone di sensazioni vere, sconosciute. La mattina mia moglie ha visto il cavallo chiudendomi di chi fosse. Ho risposto che era mio, nostro».
Luca diventa “Tava”, lo scultore
Da quell’istante Luca è diventato “Tava”, lo scultore che rappresenta l’ambiente e gli animali della Maremma.
Le sue opere hanno iniziato a farsi conoscere, le sue figure si sono fatte spazio per la loro bellezza.
«Lavoro in un piccolo spazio a casa. In famiglia tutti sono felici di questa scoperta, di questi lavori attraverso i quali mi sento completamente realizzato come uomo e artista – confessa Tava – non cerco la notorietà, le mie sculture sono l’espressione del mio essere interiore, mi rendono felice e appagato».
Lo splendore di queste opere, comunque, non passa inosservato. «Quando il colonnello Monti lasciò il comando del 4° Stormo, mi commissionò una statua da lasciare in dono ai suoi uomini. Quel cavallo, adesso, è nella sala comando dello stormo. Il sindaco Vivarelli, dopo aver visto il Grifone, creato e regalato ad un amico tifoso del Grosseto, me ne ha ordinato un altro, che gli porterò a breve».
La consegna, poi, c’è stata mercoledì 13 novembre.
Nel frattempo Luca è presente in diverse gallerie ricevendo sinceri riconoscimenti da esperti scultori, tra cui Marco Zeno.
«Sono rinato, ho ricominciato a sorridere – termina Tava – la scultura è una eccezionale cura di autostima. Quando lavoro l’argilla sono in un mondo nuovo, tutto mio. Le emozioni scorrono come le dita sulla creta prendendo la forma della Maremma, terra affascinante. La mia, la nostra, terra».
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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