GROSSETO. Dopo un volo di 15 ore il Grifone è arrivato in Tanzania da dove ha mandato una fotografia di sorrisi da Dar es Salaam (دار السلام, che in arabo significa “Casa della pace”), la più grande città della Tanzania, il principale polo economico e primo porto del paese, a 480 km dalla capitale Dodoma, situata sulla costa dell’Oceano Indiano.

Un prete e un pezzo di ricambio

Il perché l’uccellaccio sia atterrato sul suolo di questa repubblica federale dell’Africa centro-orientale, lo racconta, con evidente piacere, Stefano Amorosi, il tifoso biancorosso per eccellenza. «È nato tutto questo inverno quando alla chiesa Santa Lucia arrivò Agapit Tarimo, un prete tanzaniano. Un giorno Tarimo venne nella mia officina cercando un ricambio introvabile nel suo paese. Reperito il pezzo, glielo regalai».

Ma Stefano va oltre, si informa sulla missione africana di Tarimo chiedendo se il calcio interessa i giovani del luogo. La risposta è affermativa. «A quel punto – prosegue – ho pensato al completo con cui avevo vestito la squadra dell’officina e l’ho offerto al prete che veniva da lontano. D’istinto ho aggiunto la sciarpa del Grifone, quella non deve mai mancare».
La storia non finisce qui. «Confesso che quando, grazie all’interessamento del signor Carmine D’Acunto, ho ricevuto le foto dei ragazzi tanzaniani vestiti con quelle maglie l’emozione è stata profonda – riprende Stefano – vedere la scritta Barbanella, nome del mio quartiere, insieme alla sciarpa della mia squadra del cuore, ho provato un istante di grande, impagabile orgoglio».

Tifoso e sponsor

L’amore per il Grifone, ereditato dal padre Renato, è la strada maestra per Stefano, che coinvolge l’intera famiglia Amorosi tutta impegnata a lavorare per la causa biancorossa.

L’officina adesso è sponsor della formazione under 15 del settore femminile. «Il mio sogno è riunire tutti gli sport della città sotto un unica, grande, bandiera biancorossa, una polisportiva popolare» confessa Stefano continuando a guardare le foto del Grifone africano.