SANTA FIORA. Fare opposizione, in un piccolo paese, non dovrebbe essere così difficile. Basta fare due passi, parlare con le persone, guardare le cose che non vanno, poi chiederne conto in consiglio comunale. O, come nel caso di Santa Fiora, dove l’opposizione in consiglio non c’è, con l’apertura di un dibattito pubblico.
Il minimo, insomma, per non cadere in “topiche” come quella diffusa da Riccardo Ciaffarafà.
Che, sulla scuola media di Santa Fiora, invia un comunicato, una “nota congiunta dei direttivi di Santa Fiora di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia“, quindi si presume condiviso da molte persone, in cui parla di scandalo perché lunedì 16 i ragazzi non potranno andare nelle nuove scuole medie.
Allegando una foto del cantiere, di un anno, forse un anno e mezzo fa.
Il problema è che la scuola è finita. Pronta, tirata a lucido. Con tanto di targa davanti: “Scuola media statale Domenico Bulgarini”.
E proprio lunedì il sindaco consegnerà ufficialmente le chiavi al preside. Quindi, è vero, lunedì i ragazzi andranno nei sotterranei delle superiori. Ma per andare nella nuova scuola martedì, il giorno dopo.
Insomma, ci potrebbero essere scandali peggiori a Santa Fiora.
«Uno scandalo che dura da 8 anni»
«È vergognoso – scrivono nella nota congiunta – che anche per quest’anno la struttura della scuola media non sia pronta con l’inizio della scuola: uno scandalo che va avanti almeno da 8 anni con un costo iniziale stimato di 1 milione e mezzo d’euro per una struttura che ospiterà 3 classi ad unica sezione».
«Il sindaco non è stato in grado nemmeno quest’anno di far andare i ragazzi delle scuole medie nel nuovo edificio e non certo per colpa della ditta esecutrice (CTM ndr) che, una volta ripresi i lavori, si è impegnata diligentemente per consegnare l’opera, ma per una negligenza politico amministrativa sotto gli occhi di tutti».
«L’ennesimo fallimento di questa Amministrazione che obbligherà i ragazzi delle medie a iniziare ancora una volta la scuola nei sotterranei dell’istituto superiore. Chiederemo ufficialmente le dimissioni del consigliere con delega alla scuola (Beatrice Forteschi ndr) che ha dimostrato la completa inettitudine a questo ruolo e che ormai per il 6° anno consecutivo si occupa di questa delega e che non è stata in grado nemmeno di organizzare un servizio mensa per le medie che avrebbe permesso la possibilità di fare dei rientri pomeridiani».
«Magari poi l’Amministrazione comunale avrà il coraggio fra qualche tempo di fare un’inaugurazione in pompa magna con i soliti esponenti del PD a tagliare nastri e stappare champagne come nel loro stile, senza aver pudore di niente: a questo ci hanno abituato, basti vedere l’esempio della Palestra inaugurata almeno tre volte per le scadenze elettorali. Presenteremo un esposto alla Corte dei Conti sulla vicenda che ha dell’assurdo».
«Oltretutto l’orario scolastico solo a Santa Fiora, sarà dal lunedì al sabato compreso, nonostante tutti i genitori unanimemente della classe prima media, avessero inviato più richieste ufficiali al dirigente scolastico per un orario dal lunedì al venerdì, come votato a larga maggioranza nel mese di marzo 2024 su richiesta della scuola stessa e promesso oralmente prima delle iscrizioni, traendo in inganno molte famiglie. L’orario dal lunedì al venerdì viene infatti effettuato ad esempio ad Arcidosso, Castel del Piano, Piancastagnaio: dunque nulla osta applicarlo anche a Santa Fiora».
Il sindaco Balocchi: «Scuola pronta, lunedì consegniamo le chiavi al preside»
Un po’ stupito il sindaco di Santa Fiora, Federico Balocchi.
«Non capisco di quando sia la foto che hanno diffuso in quella nota – dice -, ma certo prima di scrivere poteva andare a vedere la situazione com’è davvero».
«La scuola è pronta. E proprio lunedì andremo a consegnare le chiavi al preside. Quindi è vero, questo sì, che lunedì i ragazzi andranno ancora all’istituto superiore, ma già da martedì possono trasferirsi nella nuova scuola. Il grande scandalo, insomma, dura 24 ore».
Balocchi: «Per organizzare la mensa un po’ ci vuole»
Sull’orario dal lunedì al venerdì, il Comune spiega la propria posizione. Legata al servizio mensa.
«Il 5 luglio siamo venuti a conoscenza, per via informale, che gli organi collegiali della scuola avevano deliberato un nuovo modello organizzativo per la scuola secondaria di primo grado, che prevedeva il funzionamento della didattica su cinque giorni con due rientri pomeridiani a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Valutando la ristrettezza dei tempi attuativi e la complessità correlate, abbiamo avviato una prima ricognizione sul da farsi».
«La comunicazione formale della direzione scolastica è pervenuta per PEC il 22 luglio, prevedendo due rientri con il servizio di mensa scolastica, che nella scuola secondaria non è attivo da molti anni, e una riarticolazione di un adeguato sistema di trasporto scolastico».
«Dalla fine di luglio l’Amministrazione ha effettuato sopralluoghi allo scopo con la Usl ufficio igiene, ufficio tecnico e la cooperativa la Peschiera al fine di individuare i locali più idonei e valutare gli interventi da fare per renderli idonei e ad un servizio di qualità per i ragazzi».
«Il 27 agosto in un incontro congiunto sono stati individuati i locali dove attualmente sono due aule delle scuole medie come luogo più idoneo dove collocare la mensa. La conseguente verifica dei tempi di attuazione e di ricerca delle migliori soluzioni ha reso consapevole il Comune e la direzione didattica dell’impossibilità di attivare la mensa entro il 1° di ottobre».
«Ad oggi, peraltro, non sono disponibili neanche i numeri degli studenti che vorrebbero fruire del servizio su cui poter elaborare il piano dei costi e le esigenze di spazio. Mettere in piedi nuovi servizi è un’attività complessa, che coinvolge diverse imprese e Enti. Tuttavia tutti gli interlocutori sono a disposizione ed abbiamo comunicato al nuovo dirigente scolastico, prof. Palla, che il Comune è in grado di mettere a disposizione i locali della mensa entro un mese e mezzo dal momento in cui avremo conferma da parte dell’Istituto della decisione di attivare il servizio mensa».
«Nel frattempo si è acceso un dibattito fra i genitori delle varie classi, con orientamenti diversi, e la dirigenza scolastica in merito alla migliore soluzione per gli orari. Il Comune non può e non deve entrare in questo dibattito, che è interno all’autonomia della scuola e dei suoi organi di rappresentanza: ovviamente auspichiamo una decisione condivisa della comunità scolastica e di prospettiva per gli anni futuri. Il Comune farà, come sempre, la propria parte per assicurare i migliori servizi rispetto alle decisioni che gli organi della scuola vorranno attuare».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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