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Dalla Laguna alla tavola con “I Pescatori” di Orbetello

A Orbetello, da 76 anni, la cooperativa porta avanti una tradizione secolare nel rispetto del territorio e della materia prima
Cooperativa I Pescatori di Orbetello
La posa delle reti fisse

Il territorio e i suoi prodotti raccontati con Conad Grosseto

ORBETELLOIl viaggio nel gusto e nelle produzioni enogastronomiche di qualità della provincia di Grosseto, con Conad e Maremma Oggi, approda sulle rive della laguna di Orbetello.

Era il 1946,  quando si costituì la cooperativa “La peschereccia”, di cui facevano parte inizialmente 13 pescatori depositari di un sapere secolare, che avrebbero traghettato inalterato nel secondo millennio.

Nel 1960, grazie a una convenzione con il Comune, “La Peschereccia” ottenne il diritto esclusivo di pesca in laguna, iniziando il lungo percorso che, negli anni, l’ha trasformata in un’azienda multiforme e moderna, con il core business nella trasformazione, nella ristorazione e nella valorizzazione del pescato, con oltre 47 soci e circa 50 dipendenti.

La Laguna di Orbetello
La Laguna di Orbetello

Qui, in uno dei luoghi più suggestivi del territorio, in un angolo di bellezza, storia e tradizioni, ma anche natura, biodiversità e ambiente, si trova oggi un modello di impresa cooperativa, “I Pescatori” appunto, che, dall’acqua al piatto, regala al palato prodotti sopraffini, unici e di altissima qualità.

Nono solo, ma eredi di una lunga tradizione nell’arte della pesca e della lavorazione del pesce, inalterate negli anni, I Pescatori sono garanzia di qualità su tutta la produzione della Laguna – dal prodotto fresco a quello trasformato – e rispettano, da sempre, i principi di eccellenza, sostenibilità e tracciabilità. 

Quando Orbetello era capitale dello Stato dei Presidi

Gli abitanti della laguna hanno imparato dagli spagnoli l’arte di lavorare il pesce. Tra il XVI e il XVII secolo, infatti, Orbetello era la capitale dello Stato dei Presidi, il protettorato voluto da Filippo II di Spagna. È noto che i navigatori iberici avevano dovuto sperimentare e mettere a punto efficaci sistemi di conservazione del pesce per assicurarsi il cibo durante i lunghissimi viaggi per mare. 

Ancora più antica è la produzione della bottarga – si dice sia di origine araba – che, come testimoniano alcuni scritti del al XV secolo, era usata come “moneta” per pagare i diritti di pesca sulla laguna. 

È a questa tradizione che i “pescatori-trasformatori-cuochi” fanno riferimento: la pesca viene praticata come in passato, con i barchini di legno, tenendo conto delle stagioni, senza “pasturare” il pesce, ma pescandolo con le reti fisse o con gli sbarramenti fissi posizionati sui canali.

Lo stesso vale per la trasformazione del pesce e la preparazione dei prelibati piatti da gustare al ristorante dei Pescatori o da acquistare già pronti. Metodi e ricette sono quelle di un tempo, tramandate di generazione in generazione.

Non a caso, la pesca tradizionale, nel 2016 è stata riconosciuta presidio Slowfood, come lo sono di conseguenza tutti i pesci pescati con questi sistemi

Salvaguardare e proteggere l’ambiente lagunare per offrire un prodotto di altissima qualità

«Se ci prendiamo cura dell’ambiente, l’ambiente si prende cura di noi». Con questa semplice frase, Pier Luigi Piro, presidente della cooperativa, riassume la filosofia alla base di tutto il lavoro dei soci e dei dipendenti.

“I Pescatori” sono consapevoli che solo salvaguardando e rispettando il delicato ecosistema lagunare si possa offrire ai consumatori un prodotto di altissima qualità, senza “consumare” risorse naturali. 

In quest’ottica la società dal 1994 promuove anche la diversificazione produttiva a partire dalla creazione di un sistema di allevamento ittico di qualità sia intensivo che integrato, trasformazione e degustazione del prodotto pescato seguendo tecniche tradizionali e tipiche in grado di esaltare le specie classiche della laguna di Orbetello.

I pescatori di Orbetello

«Non peschiamo mai pesci o anguille sottomisura – spiega Piro – né interveniamo fuori stagione, ma rispettiamo l’andamento naturale delle specie. In questo modo salvaguardiamo l’ittiofauna e, di conseguenza, l’avifauna che sverna o vive in laguna.

Tutti si basa su un delicatissimo equilibrio, di cui l’uomo è parte e che deve rispettare. Sono certo che la nostra filosofia produttiva si senta nel piatto, nella qualità unica del nostro pescato e dei nostri prodotti», conclude Piro. 

Pescato e mangiato: la laguna nel piatto

Eccoli, allora, i prodotti che hanno reso celebre la cooperativa “I Pescatori”:

  • l’anguilla sfumata, affumicata e poi condita con una salsa (pimento) a base di peperone
  • la bottarga di Orbetello, dal 2004 presidio Slowfood, ottenuta solo da uova di muggine femmina essiccate, prodotta con un lungo processo di lavorazione secondo tradizione, che richiede esperienza, manualità e tempo
  • il cefalo affumicato, pesce tipico della laguna, pescato secondo i metodi tradizionali.
  • Sughi e creme preparate alla maniera tradizionale
  • Il pesce fresco, appena pescato, in diverse specie a seconda del periodo dell’anno

La migliore produzione della cooperativa “I Pescatori” è disponibile sugli scaffali dei corner che Conad dedica alla produzione enogastronomica locale, mentre il prodotto fresco si trova ne banco del pesce, nei negozi e punti vendita di Grosseto

  • al centro commerciale Aurelia Antica
  • in via Senegal 9
  • in via Clodia
  • in via Scansanese 177.

Cooperativa I Pescatori
Via Giacomo Leopardi, 9 – 58015 Orbetello (GR)
Telefono 0564860611

 

   

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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