GROSSETO. «Via Giorgio Almirante, gerarca fascista e razzista». Non si leggerà questa descrizione sul cartello installato dal Comune nella lottizzazione Borgonuovo dove una strada è stata in titolata ad Almirante. Queste sono le parole che ha scelto la sezione Carla Nespolo dell’Anpi per il flash mob organizzato giovedì 24 aprile, poche ore prima della celebrazione dell’80esimo anniversario della Liberazione.
Un cartello stradale che si potrà trovare al gazebo della sezione allestito al Festival Resistente.
Ancora polemiche su via Almirante
Due anni fa l’Anpi aveva consegnato alla Prefettura un appello con duemila firme contro l’intitolazione di una strada del capoluogo maremmano ad Almirante. Giovedì 24 aprile, la sezione Anpi “Carla Nespolo” torna a rimarcare la gravità di dedicare un luogo pubblico «ad un razzista e gerarca fascista – dicono – impunito e mai pentito».
Un appello, quello che era stato inviato alla prefetta Paola Berardino, che l’Anpi ha presentato anche al Ministro dell’Interno e alla Presidenza del Consiglio, dove venivano delineati i contorni giuridici ed il quadro storico territoriale di tutte le motivazioni a sostegno del diniego del nullaosta.
L’Anpi: «Lavorò al fianco dei nazisti»
Dati storici consolidati imputano infatti ad Almirante, tanto prima che dopo la Liberazione, un coinvolgimento in prima persona nella promozione o nel sostegno alla violenza squadrista. «Prima della Liberazione, sostenne apertamente tesi razziste e antisemite sul periodico “La difesa della razza” – dicono dalla sezione Carla Nespolo – Firmò inoltre personalmente nel 1944 quale dirigente della Repubblica Sociale, un duro provvedimento collaborazionista con i nazisti, attraverso il quale gli “sbandati” e renitenti ad essere inquadrati nelle milizie repubblichine venivano espressamente minacciati e perseguiti con la morte tramite fucilazione alla schiena per tradimento».
Dopo la Liberazione, Almirante non ha mai condannato il fascismo, «facendo persino pervenire aiuti all’estero al terrorista Carlo Cicuttini – aggiungono – autore dell’ignobile strage di Peteano inquadrata nella strategia della tensione di matrice golpista, nella quale tre carabinieri rimasero uccisi ed altri due gravemente feriti».
Castiglione: «Almirante fascista convinto»
«È dunque acclarato che l’adesione al fascismo di Almirante – spiega Daniela Castiglione, presidente della sezione Carla Nespolo – la stessa persona a cui l’amministrazione del capoluogo maremmano ha voluto rendere omaggio, non fu un mero errore giovanile dovuto all’inesperienza ed alla propaganda del regime, ma un chiaro e duraturo orientamento politico. Se la città di Grosseto deve avere l’ignominia di una via dedicata ad un “orgoglioso” razzista e gerarca fascista, allora che si abbia il coraggio di scriverlo a chiare lettere nella segnaletica stradale che deve essere ancora apposta».
L’Anpi ha già preparato il cartello. «In questi giorni dedicati all’ottantesima ricorrenza della Liberazione – aggiunge Castiglione – sarà anche esposta pubblicamente nel nostro gazebo presente fino a sabato 26 aprile al Festival Resistente sulle mura medicee al Bastione Molino a Vento».
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