GROSSETO. Una vetrina che cattura indiscutibilmente l’occhio, colori sgargianti che fanno capolino tra complementi d’arredo originali ed eccentrici: se passi davanti alla vetrina di Habitat 2.0, in viale Alessandro Manetti, o ti volti a guardarla o menti.
Uno studio di progettazione, quello di Habitat 2.0, che emana gusto e attenzione smisurata per l’estetica, dove il connubio perfetto tra materiali e design permea ogni mobilio, ogni complemento d’arredo, ogni angolo di uno show room che ti lascia meravigliosamente sorpreso.
Quella vetrina così stravagante, colorata, dalla personalità forte, si rispecchia perfettamente in chi di quel posto, da quasi trent’anni, ne ha fatto il suo luogo del cuore: Elena Colombini.
La vita di Elena e quella di Habitat 2.0 si incontrano per caso nel 1996 quando i fondatori di questa realtà, Ermanno Domenici e Carlo Menconi, erano in cerca di un professionista.
Il matrimonio professionale tra i tre, al quale si è aggiunto più tardi anche Andrea Menconi, è stato subito celebrato e il gruppo professionale di Habitat 2.0 è divenuto una vera e propria squadra vincente, pronta a trasformare ogni spazio in un ambiente unico, funzionale e perfetto.
Habitat 2.0, infatti, è uno studio che non solo comprende le necessità del suo cliente, ma che sa anche ascoltare e interpretare i suoi sogni, con un approccio personalizzato e un’attenzione smisurata ai dettagli.
Ogni progetto, grande o piccolo che sia, nasce dall’ascolto profondo del cliente, dei suoi desideri e dei suoi sogni; cliente che diventa protagonista di ogni fase del lavoro. Da un primo incontro, attraverso il dialogo e la condivisione di idee, Habitat 2.0 è in grado di trasformare concetti e fantasie in soluzioni progettuali innovative, funzionali, dal forte impatto estetico.
Una visione completa della ristrutturazione
Habitat 2.0 non si limita alla progettazione architettonica, ma si occupa in modo integrato di tutte le fasi del processo: dalla progettazione preliminare alla gestione completa della ristrutturazione. Questo loro approccio “chiavi in mano” consente al cliente di affidarsi completamente ad Elena e al suo team, eliminando le preoccupazione legate alla coordinazione dei vari professionisti e garantendo un risultato finale impeccabile.
«Il nostro team si muove come un’orchestra – dice Elena – dove tutti i diversi strumenti si muovo diretti da un unico maestro d’orchestra che li fa suonare all’unisono».
Lo scopo di Habitat 2.0 ha l’unico obiettivo di creare ambienti che rispecchino perfettamente il carattere, le esigenze e lo stile di vita del cliente. Ogni progetto è unico e viene sviluppato su misura, con la massima attenzione alla funzionalità, alla sostenibilità e alla qualità dei materiali.
Un approccio empatico con il cliente che fa la differenza
Ciò che rende davvero speciale Habitat 2.0 è il suo approccio empatico e collaborativo con il cliente che si affida ai professionisti dello studio. Progettare una casa è un momento delicato, importante e significativo nella vita di ogni persona e questo Elena, con la sua sensibilità e la sua passione, lo ha capito bene.
Lo studio Habitat 2.0, infatti, non solo ascolta, ma cerca anche di comprendere appieno le aspettative e i sogni di ciascun cliente, offrendo soluzioni innovative che rispondano a desideri che spesso non si esprimono a parole, ma che Elena sa comprendere e renderle realtà.
«Quello che cerco di fare quando ho di fronte un cliente che mi racconta come sogna la sua casa – spiega – è quello di immaginarmi come potrebbe essere felice quel cliente dentro quella casa».
I progetti di Elena raccontano la storia di ogni suo cliente
Ogni immobile, che sia una casa piccola o un grande casale, ha una propria storia e con ogni progetto, Habitat 2.0 si impegna a trovare la chiave giusta per trovare il modo di raccontare quella storia. Ogni spazio viene studiato, pensato, ideato e poi realizzato con la volontà di rendere quel progetto architettonico unico e personalizzato per chi dentro a quel progetto andrà ad abitare.
Estro nei progetti e desiderio di guardare al futuro
Elena nei suoi progetti riversa tutto il suo gusto estroso, la passione per ciò che è bello, colorato, esteticamente accattivante: la sua personalità creativa la porta a trasformare in realtà lavori che lasciano a bocca aperta gli inquilini che quelle case poi andranno ad abitarle, consigliandoli nella scelta dei mobili, dei dettagli, dei complementi d’arredo, senza la paura di osare.
Sentendosi liberi di scegliere guidati da quello che il cuore dice loro.
Quello stesso cuore che insieme ad una passione smisurata guida Elena nel suo lavoro e che fa la differenza quando si deve scegliere a chi affidare la progettazione della nostra casa.
«Quando un cliente mi affida la progettazione della sua casa – conclude – compie un atto di amore e la mia missione è quella di non deluderlo mai».
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