GROSSETO. Tre anni di impegno hanno portato i loro risultati. Il percorso era iniziato nel 2017 con l’affidamento di 10 mila punti luce dell’illuminazione pubblica a Sistema Srl che, da allora, ha gestito e portato avanti l’intero intervento.
La tecnologia Led è stata impiegata finora su oltre 6mila punti luce (più dell 55% del totale) facendo risparmiare al Comune una bella somma. La riqualificazione dell’impianto e il suo efficientamento energetico, considerato vantaggioso per l’ambiente e per le casse del Comune, ha comportato un investimento di 3,8 milioni di euro, sostenuto interamente dalla stessa società comunale.
I dati ufficiali certificati dal Gestore dei servizi energetici sui i risparmi ottenuti, in termini energetici ed economici, sono confortanti. A presentarli con soddisfazione sono il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’amministratore unico di Sistema Srl Mauro Peruzzi Squarcia. Con loro anche il direttore generale di Sistema Alberto Paolini e l’amministratore delegato di Riesco, Filippo Calvano.
Oltre 1 milione di euro risparmiati
La riqualificazione dell’intero impianto di pubblica illuminazione comunale, installando apparecchi a luce led, ha generato un risparmio del 70% per quanto riguarda il consumo di energia elettrica.
Il Gestore dei servizi energetici ha certificato che, tra il primo luglio 2021 e il 10 giugno 2022, l’efficienza energetica degli oltre 6 mila Led ha generato oltre 2 milioni e 150 mila kWh risparmiati, evitando l’emissione di 960 tonnellate di CO2.
Un risparmio pari al consumo di energia elettrica che hanno circa 700 appartamenti in un anno.
Le casse comunali hanno risparmiato 500 mila euro nel 2021 e oltre 900 mila euro nel 2022: segnato dai costi energetici per la guerra in Ucraina.
I risparmi hanno toccato anche le famiglie: ogni nucleo familiare ha risparmiato oltre 40 euro all’anno.
Oltre 500mila euro dai Titoli di efficienza energetica
L’insieme dei risparmi energetici ed economici hanno fatto sì che il Comune di Grosseto ottenesse il riconoscimento di ben 401 Tee (Titoli di efficienza energetica), conosciuti come “Certificati bianchi”.
Introdotti nel 2001, i Tee riconoscono il conseguimento di risparmi energetici attraverso l’applicazione di tecnologie e sistemi efficienti. Il loro importo non è legato all’importo investito ma a quello del risultato: al risparmio energetico effettivamente conseguito. Tutto è quantificabile sulla base delle letture dei contatori e la gestione della rendicontazione, con un algoritmo apposito, è stata effettuata dalla società Riesco Spa.
Come ha spiegato Alberto Paolini, i Tee hanno un funzionamento analogo ai titoli di borsa. Hanno una loro quotazione e vengono scambiati in un mercato. Le aziende più impattanti a livello ambientale, oltre a impegnarsi in proprio in materia di sostenibilità possono comprarli, sempre in ottica di riduzione della loro “impronta di CO2”.
I 401 Tee sono stati venduti al prezzo di 255,1 €/Tee per un totale di 102.295,10 euro. Saranno riconosciuti per i primi 5 anni di vita del nuovo impianto, per cui la certificazione dei risparmi da parte del Gse SpA porterà nelle casse di Sistema oltre 500 mila euro. Permettendo così alla società partecipata di tornare a guadagnare prima dall’investimento sostenuto.
«In Italia i Tiee rilasciati, lo scorso anno, nella pubblica illuminazione sono stati 27.000 – ha concluso Caravano – L’ intervento di Sistema da solo, è l’ 1.5% del totale nella pubblica amministrazione. La difficoltà nell’ottenimento di questi certificato ultimamente ha rallentato il processo, ma indipendentemente dalla cifra ottenuta siamo davanti a un processo che può essere d’esempio. Così si salvaguarda l’ambiente e allo stesso tempo si risparmia premiando il risultato ottenuto».
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Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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