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Grosseto rende onore ai 170 anni della Polizia

Dopo la deposizione della corona davanti al cippo dei caduti, la cerimonia si è spostata al teatro degli Industri. Ma c’era anche una vera e propria scena del crimine

GROSSETO. La Polizia di Stato ha celebrato, anche a Grosseto, così come in tutte province d’Italia, il 170° anniversario della sua fondazione.

Una storia importante quella della Polizia che, iniziata nel 1852, si è evoluta attraverso varie fasi, ha attraversato tre secoli, due guerre mondiali, fenomeni gravissimi come il terrorismo delle brigate rosse, le stragi di mafia, il terrorismo internazionale e tutto ciò che di più grave ha riguardato l’ordine e la sicurezza pubblica del paese.

Durissime prove che le donne e gli uomini della Polizia di Stato hanno sempre superato con impegno, orgoglio, sacrificio e, purtroppo, anche versando sangue per adempiere fino in fondo al proprio dovere di servire l’Italia.

La Polizia di Stato è un pezzo rilevantissimo della storia d’Italia ed uno dei pilastri della nostra democrazia.

L’anniversario a Grosseto

Anche quest’anno la manifestazione per l’anniversario è stata caratterizzato dallo slogan “Esserci Sempre”, motto ormai divenuto parola d’ordine per gli appartenenti alla Polizia di Stato.

 Alle 9.30 il questore di Grosseto Antonio Mannoni ha deposto una corona di alloro alla lapide che ricorda il sacrificio dei caduti della polizia di Stato, all’ingresso della Questura, come segno tangibile verso tanti operatori della polizia che hanno servito lo stato fino al sacrificio estremo della propria vita.

Successivamente, alle ore 11.30 il questore ha sfilato di fronte ad un picchetto in armi e ad una rappresentanza delle varie specialità della polizia di Stato presenti sul territorio provinciale, schierati nei pressi dell’ingresso del Teatro degli Industri. Nel Teatro poi la celebrazione è proseguita, alla presenza di tutte le più alte autorità civili, religiose e militari.

L’autovelox della polizia stradale

Sono stati letti i messaggi del presidente della Repubblica, del Ministro dell’interno e del Capo della polizia – direttore generale della Pubblica Sicurezza, prefetto Lamberto Giannini. Il Questore Mannoni, dopo aver ringraziato tutti gli intervenuti, ha tenuto un discorso nel quale, partendo da considerazioni sulla modernità della legge di riforma della Polizia e sulla sua importanza, ha tracciato il quadro dell’attività in Provincia di Grosseto portata avanti in questo ultimo anno.

L’attività della polizia in provincia

Sono oltre 5.000 le autopattuglie e più di 10.000 gli operatori impegnati nelle operazioni. Oltre 47.000 le persone controllate, 19.000 veicoli e quasi 20.000 documenti di identità verificati. 3.500 i posti di controllo, e oltre 9.000 le chiamate arrivate alla centrale operativa attraverso il 112. Da queste chiamate sono partiti oltre 5.500 interventi operativi delle pattuglie.

Ingenti sono stati i quantitativi di varie sostanze stupefacenti sequestrati. Rilevanti anche i dati che hanno fatto registrare, la polizia stradale, la polizia postale e quella ferroviaria. L’intensa attività operativa ha avuto supporto anche tramite una maggiorazione delle pattuglie presenti in strada, ed il rinforzo di un cospicuo numero di agenti di recente trasferiti nella nostra questura.

La valigetta della polizia scientifica

Il questore Mannoni ha concluso il discorso con i migliori auguri agli intervenuti ed a tutti i suoi collaboratori, ai quali ha chiesto di continuare a dimostrare assiduità nel servire lo Stato, con professionalità, sacrificio ed impegno.

Un affettuoso ricordo è stato rivolto al questore Fernando Giusti, amiatino di nascita, scomparso nei giorni scorsi all’età di 106 anni.

La consegna dei riconoscimenti

La cerimonia è proseguita con la consegna dei riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto in importanti operazioni di polizia.

Sono stati premiati con un encomio del capo della polizia di Stato: il vicequestore aggiunto della polizia di Stato Armando Buccini, il sostituto commissario Paolo Bischeri, il vice ispettore Massimiliano Fioravanti, gli assistenti capo coordinatore Francesco Dragoni, Vincenzo Pagano e Alessio Innocenti, per importanti operazioni di polizia giudiziaria nelle quali hanno dato prova di alta professionalità, attaccamento al dovere ed intuito investigativo.

Momento finale, ma non certamente ultimo per importanza, è stata la premiazione degli studenti vincitori dell’edizione di quest’anno per il concorso “Pretendiamo Legalità”.  Sul palco sono salite due applauditissime ospiti: l’attuale vice presidente del Coni Alessandra Sensini (grossetana, plurimedagliata campionessa olimpica di windsurf) e la campionessa mondiale di eptathlon, l’ucraina Hanna Kasyanova. Entrambe hanno richiamato l’attenzione dei presenti sull’importanza dello sport come veicolo di valori, di rispetto delle regole e della legalità, nonché come strumento di promozione della pacifica convivenza tra persone e popoli.

Alessandra Sensini e Hanna Kasyanova hanno premiato i giovani della classe 1ª B dell’Istituto Tecnico Agrario Leopoldo di Lorena, 3ª E dell’Istituto Comprensivo “Grosseto “, la classe IV A dell’Istituto Comprensivo Monte Argentario ed altri studenti, parte di un gruppo di diverse classi dell’Istituto Isis Leopoldo Secondo di Lorena.

L’intera manifestazione è stata accompagnata dalla Corale Puccini e dalle armonie proposte dal Liceo musicale e coreutico “L. Bianciardi”.

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