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Grosseto celebra San Lorenzo

Un appuntamento ricco di riflessioni: a presiedere le feste laurenziane arriva il vescovo dei migranti. Don Paolo Gentili: «In Italia nascono sempre meno bambini, i migranti sono nuova linfa per il nostro territorio». Ecco tutto il programma
La statua del santo sul carro dei buoi

GROSSETO. È dal 9 aprile 1138 che Grosseto, divenuta civitas, è posta sotto il «presidio» di san Lorenzo diacono e martire. Quel giorno, infatti, papa Innocenzo II firmò la bolla che decretava il trasferimento della sede vescovile da Roselle a Grosseto e così il culto del giovane arcidiacono della Chiesa di Roma, già radicato a Roselle, continuò a Grosseto.

A lui venne intitolata la cattedrale, eretta laddove esisteva già la Pieve intitolata a Santa Maria e anche il Capitolo dei canonici venne intitolato al patrono. C’è, dunque, un filo rosso che lega la storia, la tradizione, la devozione e il folklore all’attualità.

San Lorenzo, un modello da seguire

Lo sottolinea don Paolo Gentili, canonico e vicario generale della Diocesi: «Per tutti noi Lorenzo, assieme alla Madonna delle Grazie, è patrono e modello, che dà luce a tutta la città e Diocesi, in cammino verso il Giubileo 2025, con un desiderio rinnovato di vivere la carità di san Lorenzo. Quest’anno, infatti – prosegue il vicario generale – la Caritas diocesana ricorda i cinquant’anni dalla sua istituzione, il 12 aprile scorso abbiamo aperto ufficialmente il cantiere per la nuova sede in via Pisa e a breve partirà l’opera di smantellamento delle attuali strutture. La futura struttura sarà sede di tanti servizi, ma sarà anche casa per le Caritas parrocchiali: attualmente ne abbiamo tredici effettivamente costituite, ma poi ogni parrocchia è impegnata sul versante della carità».

Il vescovo dei migranti alla celebrazione di san Lorenzo

Proprio per questo, le feste laurenziane saranno presiedute da monsignor Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara-Comacchio e presidente di Fondazione Migrantes, da sempre dentro il sistema di accoglienza delle migrazioni. «Un fenomeno che non si può solo governare e pilotare, ma che va anche compreso come segnale di accoglienza nuova – dice ancora don Gentili – Penso soprattutto alla forza lavoro che tanti migranti stanno dando nel nostro Paese, in un momento di grande problematicità sul piano della denatalità che l’Italia sta vivendo (non a caso anche nei nostri territori chiudono scuole, soprattutto dell’infanzia e primaria, per mancanza di bambini) e con l’arrivo di famiglie nuove che offrono linfa alla nostra terra. Questo, però, ci chiede – sull’esempio di san Lorenzo – uno sguardo illuminato. Lui diceva che i tesori della Chiesa sono i poveri: persone che fuggono da guerra, da fame. E l’idea è allora riprendere le tradizioni, custodirle, ma anche offrire una riflessione sull’oggi, in particolare sulla carità e sui tanti volontari di Caritas, che spesso sono nascosti e non di rado anziani. Abbiamo bisogno di rilanciare un messaggio per rinnovare la rete di volontariato che sta dentro i servizi della carità, sia dentro le Caritas parrocchiali, ma soprattutto in quella diocesana. Avendo la consapevolezza che servizi, dialogo e accoglienza fanno quel tessuto nuovo della civiltà dell’amore, perchè la carità ha il primato: è sull’amore che saremo giudicati».

È in quest’ottica, dunque, che ci si appresta a vivere i momenti centrali delle feste laurenziane 2024.

La processione del 9 agosto

Venerdì 9 agosto la grande processione in onore del patrono di Grosseto. L’inizio sarà alle 21 dalla cattedrale, dove la statua del santo sarà installata sul carro decorato trainato da due splendidi buoi maremmani – Tiburzi e Fioravanti – di proprietà di Loriano Bargagli, allevatore di Vetulonia, titolare dell’azienda agricola Badia Vecchia. A condurre i due bovi sarà Marco Stefanucci, mentre la cinquecentesca campana, anch’essa collocata sul carro, batterà i suoi rintocchi per annunciare il passaggio del Santo.

Ad aprire il corteo i butteri maremmani a cavallo coordinati da Marco Guerri e la Filarmonica Città di Grosseto.

Durante la processione saranno lette alcune riflessioni e testimonianze di volontari Caritas e di persone che hanno beneficiato del loro servizio, tratte dal libro “Nel mondo oltre” (Effigi, 2019), scritto da Guido Adriano Tori, lui stesso volontario e da alcune testimonianze raccolte in questi mesi sul settimanale diocesano Toscana Oggi.

La processione sarà preceduta, alle 18, sempre in cattedrale, dal canto solenne dei Primi Vespri di san Lorenzo. Non ci sarà la Messa pomeridiana.

Il percorso della processione

Il percorso è quello ormai collaudato: partenza dalla cattedrale alle 21, poi la statua del santo patrono attraverserà piazza Dante, strada Ricasoli, Porta Vecchia, piazza De Maria, via Battisti, via Bengasi, via Tripoli, via Oberdan, piazza Rosselli, via Fallaci, corso Carducci, per concludersi in piazza Duomo, da dove sarà impartita la benedizione sulla Città e sulla Diocesi con la reliquia del giovane martire.

L’invito ai residenti e ai negozianti delle vie interessate è ad esporre alle finestre le bandiere o anche una luce in onore di san Lorenzo.

Il Pontificale per san Lorenzo

Il Pontificale solenne del 10 agosto – festa di San Lorenzo – sarà presieduto sempre da monsignor Perego. Il presule sarà accolto alle ore 10.30 sul sagrato della Cattedrale, dal vescovo Giovanni insieme ai canonici del Capitolo e alle autorità. Poi alle 11 la Messa solenne.

Nel corso della celebrazione due gesti. Il Comune offrirà il cero votivo al patrono, che sarà acceso dal sindaco Vivarelli Colonna. Sul cero, quest’anno, è stata applicata la riproduzione della tela del pittore Ilario Casolani “Madonna in gloria con i santi Rocco, Lorenzo, Sebastiano e Cipriano, e veduta della città di Grosseto”, un olio su tela del 1630, che si può ammirare in cattedrale lungo la navata sinistra (si allega foto).

L’altro gesto sarà un’opera-segno che è stata pensata per sottolineare il valore della presenza di Caritas sul territorio: Comune, Pro Loco e Diocesi stanno creando un fondo che verrà distribuito fra i centri di ascolto parrocchiali attualmente attivi, perché ognuno “adotti” una famiglia del proprio quartiere che è accompagnata dalla Caritas.

Ad animare la Messa solenne saranno la corale Puccini e la corale diocesana Gaudete accompagnati da un ensemble strumentale e diretti da Luca Bernazzani, responsabile musica sacra dell’ufficio liturgico diocesano. All’organo Alessandro Mersi.

La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Tv9 Telemaremma a partire dalle 11.

Il Grifone d’Oro a don Enzo Capitani

La sera del 10 agosto, infine, alle 21.15 in piazza Dante, tradizionale Concerto di San Lorenzo. Nel corso della serata avrà luogo, come di consueto, la consegna del Grifone d’Oro 2023 da parte dell’Associazione Pro Loco Città di Grosseto. Quest’anno il massimo riconoscimento della città è stato assegnato a don Enzo Capitani, sacerdote della diocesi di Grosseto e direttore di Caritas. La serata, condotta da Giacomo Moscato e Katia Fini, sarà trasmessa in diretta su Tv9.

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