GROSSETO. Il 24 luglio il Grifone partiva per raggiungere il ritiro di Cascia. Un mese e 22 giorni dopo l’habitat del uccellaccio ha completamente cambiato panorama. Dall’emorragia allo sconquasso è stato un attimo, un battito di ciglia. Dopo l’addio di Nicola Di Matteo il presidente è Salvatore Guida, responsabile tecnico Claudio Anellucci, allenatore Andrea Liguori, il suo secondo Salvatore Bevo.
Ebbene sì, anche Massimo Silva è stato esonerato dalla panchina biancorossa, così il suo staff. Di fatto la società ha cambiato pelle totalmente. Unico rimasto al suo posto il dg Pierluigi Petritola.
Se non è un record, poco ci manca. Si apre, dunque, una nuova vita per il Grifone sempre più esterrefatto da tanto dinamismo interno, che ne hanno condizionato pesantemente il cammino sul campo di gioco.
Andrea Liguori, dal Napoli Under 17 al Grifone
Andrea Liguori è nato a Napoli il 5 ottobre 1975, l’ultima sua esperienza è la panchina del Napoli U17 dopo l’Agnonese (Eccellenza) e Avezzano (serie D). Un tecnico giovane dopo la scelta del maturo Massimo Silva. Il neo allenatore ha conosciuto la squadra e diretto la sua prima seduta di allenamento al “Palazzoli” quando, in pratica, mancano poche ore alla gara interna col Città di Castello la cui delicatezza è particolarmente e concretamente profonda.
La speranza è riposta sulla scossa che saprà recepire lo spogliatoio traducendola in spirito di gruppo e volontà di arpionare i primi punti in classifica. Si riparte da zero.
Massimo Silva è andato via senza il fardello di responsabilità pesanti. Forse è l’unico. Il suo saluto è cordiale, ricoperto da una malinconia diffusa.
«Anche se fossero arrivati i risultati sportivi la mia sorte era segnata. La vendita della società con il relativo cambio di presidenza hanno accelerato molto la decisione dell’esonero. Dispiace. Con il mio ritorno in Maremma avevo ritrovato tanti amici ed ero convinto di poter costruire una stagione positiva. Stagione che divido in due segmenti, i ritiri e il rientro a Grosseto».
Silva riavvolge il film. «Sono stati due ritiri spettacolari. L’entusiasmo e la fiducia viaggiavano a mille all’ora. Gli allenamenti con squadre di livello superiore giocate con grande carattere e gioco disinvolto. I ragazzi mi seguivano e rispondevano giocando un bel calcio. C’era serenità».
«Una volta tornati a casa sono andati in confusione assistendo a troppe situazioni negative e la partenza di troppi direttori sportivi e altre figure. La rosa necessitava di pochi innesti per essere competitiva, ma in quelle condizione è stato impossibile parlare e tanto meno fare calcio».
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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