GROSSETO. Per mister Vitaliano Bonuccelli si prospetta un compleanno incartato di un futuro ancora tutto da scrivere. In bella calligrafia, evitando scarabocchi e macchie d’inchiostro. Il 19 luglio il nuovo timoniere biancorosso toccherà quota 55 anni, pochi giorni dopo (il 24) incontrerà la lucidissima rosa del Grifone.
In quel preciso istante inizierà concretamente l’avventura, si spalancheranno porte e finestre facendo entrare il vento dell’entusiasmo, che rumoreggia all’esterno dello spogliatoio, prenderanno forma le brillanti attese, che danzano nei cuori e nella pancia del popolo, e il panorama di una stagione sognata da anni si mostrerà in tutta la sua grandezza, il pallone si riprenderà il ruolo di re assoluto.
Mister Bonuccelli: l’intervista
Prevale l’eccitazione o l’inquietudine?
«Sono alternative che hanno valore, ma quello che prevale è un reale, cospicuo entusiasmo. L’unico cruccio che si affaccia è il pensare di avere già vinto, ed è un pericolo da cancellare immediatamente. Le partite vanno giocate e sofferte anche se sei una squadra forte, tecnicamente ben dotata e costruita per vincere. Il percorso da affrontare con estrema serietà è la costruzione dello spogliatoio le cui fondamenta si qualificano nei concetti di appartenenza, coraggio e corsa».
Quali saranno le prime parole che rivolgerà ai ragazzi?
«Con molta chiarezza spiegherò che servirà sopportare le mie scelte, perché in campo si scende in undici. Giocare o no non fa differenza, l’intera rosa è livellata, accettare questo sarà basilare. Chi crede di poter disputare 34 partite ha sbagliato strada e anche spogliatoio»
.
È il 3-4-1-2 il modulo iniziale?
«Credo molto in questo assetto, i giocatori voluti rispondono a questa esigenza. Detto questo non posso escludere a priori variazioni in corso d’opera. Le mie idee di calcio prevedono di abbinare la tecnica ad una grande intensità di gioco in avanti, dietro penso ad una difesa coraggiosa. Se poi l’avversario dimostra di esserci superiore possiamo rivedere questi parametri. Mi sento sereno. In questa stagione getterò in campo tutto il mio entusiasmo con il quale aiuterò, oltre a me stesso, i miei ragazzi molti dei quali, per la prima volta, si trovano davanti un obbiettivo dichiarato e molto nitido e non sono abituati a puntare così in alto. Detto questo mi aspetto anche una bella crescita e buone novità da ognuno di loro».
Come inquadra il ritiro precampionato?
«È l’inizio della preparazione, lo start ai risultati che abbiamo in mente, l’inizio della nostra conoscenza, la base di partenza. Il mio staff dovrà mettere la benzina, lo spogliatoio la volontà e il sacrificio quotidiano, il mister seminare il credo che il calcio si gioca correndo, correndo e correndo».
Sullo sfondo l’amichevole con la Fiorentina.
«Un premio di alto livello alla squadra e alla città. In queste partite faccio giocare tutti, mischio le carte, sono possibilità dove tutti possono imparare. Ma non vedrete mai l’undici che ho in testa».
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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