GROSSETO. I colori biancorossi sono tornati a sorridere. I tre punti mancavano dal 23 febbraio quando si imposero, allo Zecchini, per 1-0 sul Figline. Un sorso d’acqua chiara di questo tormentato momento dove il pessimismo la fa da padrone e il comunale dimagrisce a vista d’occhio.
Si tratta della 13esima vittoria in campionato, 11esima dell’era Consonni. Terza del girone di ritorno.
I due volti del Grifone
Contro la Fezzanese il Grifone si è diviso in due.
Prima parte brillante sotto il punto di vista delle occasioni, nuvolosa nello spreco davanti alla porta, imbronciata sul versante tecnico. Molti, troppi, gli errori di appoggio a limitare la circolazione della manovra dando all’avversario lo spazio per rendersi spinoso, giro palla sfumato, mobilità scarsa. Elementi, questi, che la rete di Marzierli non è riuscita a cancellare del tutto nonostante l’allegria del ritorno al gol del numero nove.
La ripresa ha visto la squadra salire d’intensità. Azioni fluide, profonde, anche esteticamente gustose dove si è notato anche un indispensabile e prezioso divertimento. Un Grifone diverso, dunque, come se i biancorossi si fossero liberati di zavorra mentale e fisica. Il raddoppio, graditissimo, di Riccobono ha completato il posticipo accendendo le spie dell’ottimismo in questo finale di stagione a cui mancano 450′ per andare in archivio.
Mancano cinque gare, tre interne (San Donato Tavarnelle, l’infrasettimanale di giovedì 17 aprile con l’Aquila Montevarchi, Siena) due esterne come Ostia e quella col Ghiviborgo, crocevia essenziale per sistemarsi nei playoff.
Consonni: «Dobbiamo blindare i playoff»
Attualmente il Grifone è al quarto posto a braccetto proprio con la società di Borgo a Mozzano (47 punti), davanti ci sono il Seravezza (49) e il più lontano Fulgens Foligno a quota 53 in seconda posizione.
«Occorre fare più punti possibili – dichiara Consonni – pensando ad una gara alla volta senza troppi calcoli. Il nostro bersaglio finale è blindare i playoff». Il tecnico è apparso molto soddisfatto del successo, ma anche consapevole delle difficoltà ancora in circolazione. Consonni conosce l’anima dello spogliatoio, la respira ora dopo ora, minuto dopo minuto, ed è in grado di chiedere e raccogliere dai singoli ogni sforzo e stilla di sudore per arrivare alla meta. Se il Grifone è arrivato a questo punto i meriti sono suoi e dell’intero staff con cui si confronta senza riserve.
