GROSSETO. Grifone nel caos, la recente vicenda dell’aggressione al centro sportivo di Roselle, con denunce e controdenunce e una verità che ognuno racconta a modo suo, a fare chiarezza saranno comunque le indagini, è l’ennesimo episodio di una tensione forte in città.

L’ultimo atto è il comunicato stampa di stamani (domenica 26) della società: «La società fa sapere, riguardo agli inaccettabili ed intollerabili fatti accaduti venerdì pomeriggio al centro sportivo di Roselle, che tutelerà la sua immagine e i suoi collaboratori in tutte le sedi opportune affidandosi totalmente alla magistratura e agli organi di giustizia. Questo perché non è possibile tollerare in alcun modo il ripetersi di tali episodi, spiacevoli e imbarazzanti, che danneggiano non solo la società ma l’intera città di Grosseto».

Del resto qualche giorno fa c’era stato anche l’episodio grottesco del danneggiamento, sempre al centro sportivo, con la cassa trovata fuori da una porta in parte sfondata, ma chiusa. Cassa uscita evidentemente con il teletrasporto, come in Star Trek. Cassa ovviamente vuota, perché dopo due settimane di chiusura di un bar nessuno ci lascia i soldi.

Ma sono solo episodi. Così come sono episodi i volantini, i cartelli, gli striscioni. C’è una frattura evidente fra parte della tifoseria e la nuova società. 

In questo clima è giusto restare ai fatti. Poi ognuno valuterà le cose. E anche l’Amministrazione comunale, visto che su quelle maglie c’è scritto Grosseto, farà le sue mosse.

C’è un nuovo commercialista in gioco

La società, da qualche giorno, si è affidata a un nuovo consulente per trovare una soluzione. Si tratta di Marco Nacciariti, professionista di Ancona, ex dg della Maceratese e dell’Ancona calcio, che ha collaborato anche con la Juventus.

Con lui la nuova società sta cercando una soluzione per il futuro del Grifone. Ha incontrato, nei giorni scorsi, i professionisti maremmani che seguono la società, per capire, insieme a loro, cosa serva nel bilancio per andare avanti.

Una certezza è che la società ha già fatto un versamento, con data 8 luglio, che garantisce l’iscrizione al campionato di serie D. Quindi un’eventuale iscrizione alla D sarebbe garantita.

Chieste le fidejussioni per il ripescaggio

Al tempo stesso, però, la società vorrebbe tentare la carta del ripescaggio. Per tentare di essere ripescati serve un bilancio con un indice di liquidità di 1,07.

Tradotto in numeri chiari, serve metterci dentro circa 650mila euro. 

Una richiesta di fidejussione a Banca Tema per questo importo è stata presentata nei giorni scorsi. L’istruttoria è in corso. Una risposta arriverà in settimana, ma è evidente che la banca maremmana la darà solo se avrà garanzie. Staremo a vedere.

Poi la corsa al ripescaggio è legata ad altri fattori. Il Grosseto è secondo tra le squadre retrocesse dalla C, la prima è la Fermana. Il Lentigione è prima fra le squadre di serie D. 

Le società di LegaPro hanno fatto richiesta di iscrizione, ma non tutte le documentazioni, come già è accaduto, potrebbero essere in regola. Dubbi ci sono sul Teramo, ma anche sul Monterosi.

Ma sono discorsi inutili, se non ci sarà la fidejussione.