Gran Terre investe sull'Amiata, 8 milioni di euro e nuovi posti di lavoro | MaremmaOggi Skip to content

Gran Terre investe sull’Amiata, 8 milioni di euro e nuovi posti di lavoro

Addio Teneroni. Gran Terre chiude ma solo per un breve periodo. Quel tempo che servirà all’azienda per ampliare lo stabilimento di Bagnore e installare nuove linee produttive che aumenteranno posti di lavoro. Un progetto da 8 milioni di euro
una foto dello stabilimento gran terre
Una foto dello stabilimento Gran Terre a Bagnore

SANTA FIORA. Non è una chiusura, ma un rilancio. La decisione di spostare la produzione dei Teneroni di Santa Fiora a Zola Predosa, in Emilia-Romagna, non segna l’addio dello stabilimento amiatino, bensì l’inizio di una nuova fase di sviluppo

Un progetto da 8 milioni di euro 

Quello di Zola è uno stabilimento nuovo e innovativo, dove la stessa produzione di Teneroni che veniva fatta a Bagnore, viene svolta, ma con meno personale.

Gran Terre, proprietaria dello stabilimento, ha avviato una ristrutturazione con un progetto innovativo da 8milioni di euro, che renderà il sito produttivo amiatino ancora più competitivo.

Convertirà la produzione attuale inserendo gli alimenti cotti, come prosciutto cotto, porchetta, arrosto. Una scelta che punta su efficienza e sostenibilità, grazie all’uso della geotermia i costi energetici risultano inferiori rispetto ad altri stabilimenti. 

Durante i lavori di ampliamento e ristrutturazione, la produzione degli alimenti non sarà possibile perché rischierebbero la contaminazione, quindi l’azienda ha fatto una scelta obbligata, quella di chiudere temporaneamente il secondo reparto, quello dei Teneroni, di Bagnore per poi riaprire una volta completati i lavori.

Il piano aziendale prevede l’aumento dei posti di lavoro, inserendo nuove linee produttive e per un territorio dove i posti di lavoro sono limitati, è un segnale positivo. 

Ancora non si conosce precisamente la data di inizio dei lavori, sembra che questi avranno inizio nel periodo estivo

Cassa integrazione per i lavoratori 

Durante il periodo di ampliamento è stata decisa la cassa integrazione, garantendo lo stipendio, a rotazione di 15 persone, per i 70 lavoratori di Bagnore.

Trattandosi di un progetto prefissato e sicuro che inizierà a breve, non sono sorte problematiche da parte di chi lavora all’interno dello stabilimento amiatino.  

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Valigia sempre pronta, gluten free e lactose free, ma mai senza un buon bicchiere di vino. Racconto storie e catturo momenti, tra giornalismo, fotografia e viaggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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