GROSSETO. Non c’è grossetano che non abbia mai sentito parlare almeno una volta di Francesco Paolo Sciuto, per tutti Paolo. Perché il carrozziere dalle mani d’oro, da quando è arrivato a Grosseto più di sessant’anni fa, ha fatto conoscere la sua bravura a tutti quelli che avevano bisogno di dare una sistemata alla propria auto. Lo ha fatto fin da ragazzo, da quando appena sedicenne, ha cominciato a lavorare alla carrozzeria Vivarelli.
Domenica 7 maggio, Paolo Sciuto taglia il traguardo degli 80 anni. E sono proprio i suoi dipendenti, insieme ai suoi familiari, a volerlo festeggiare, raccontando l’uomo straordinario che è.
Dalla Sicilia per inseguire una passione
Fare il carrozziere, per Paolo Sciuto, è sempre stato più inseguire una passione che fare un mestiere. Nato il 6 maggio 1943, fu registrato all’anagrafe il giorno dopo. E da allora, ha sempre festeggiato il suo compleanno il 7 maggio.
Siciliano di Enna, Paolo fu mandato a lavorare da un carrozziere quando aveva appena 6 anni. Il suo compito era quello di tenere in mano la lanterna per far luce al carrozziere. Paolo si ciucciava ancora il dito, e a fine turno, quando tornava a casa, era quella l’unica parte del suo corpo ad essere rimasta bianca. Dieci anni dopo, suo fratello Pino vinse il concorso alle Poste e si trasferì a Grosseto. Una volta arrivato in città seppe che la carrozzeria Vivarelli cercava personale e così fece venire suo fratello che fu subito assunto.
La sua prima carrozzeria, Paolo l’ha aperta nel 1967. Era in via Scansanese e con lui c’erano i suoi soci storici, Claudio e Valentino Betti. Al lavoro di carrozzeria, nei primi anni Settanta, decisero di affiancare anche quello del soccorso stradale.
Da allora Paolo è sempre stato il primo ad arrivare, la mattina, e l’ultimo ad andare via.
Il decano dei carrozzieri
In più di sessant’anni di lavoro, Sciuto ha tirato su intere generazioni di carrozzieri. Il lavoro continuava a crescere e ben presto dal capannone in via Scansanese, i tre soci si trasferirono in via Smeraldo dove tutt’oggi c’è la sede della carrozzeria.
C’è sempre stato il lavoro, nella vita di Paolo: quando prende il martello in mano, per battere la lamiera, la cadenza che riesce a dare ai colpi sembra musica. E le decine di carrozzieri che sono cresciuti con lui, come Nevio Bernardini della dirimpettaia carrozzeria Italia, sono rimasti tante volte ad ascoltarlo incantati.
Una grande famiglia pronta a festeggiarlo
Nel suo cuore però, il posto principale lo ha occupato, dal 1967 in avanti, Franca Presenti, che dopo due anni è diventata sua moglie. E dal loro matrimonio, sono nate Francesca e Alessandra che si è poi sposata con Giampaolo Ghini. Poi, a portare gioia nella famiglia di Paolo sono stati i nipoti Enrico, Margherita, Matilde, Francesco Paolo e Benedetta. Fino all’arrivo della più piccolina, la bis nipote Fiamma.
Il suo lavoro è sempre stata la sua missione e la sua azienda, anno dopo anno, è diventata la sua seconda famiglia: con Paolo lavorano infatti la figlia Francesca e il nipote Enrico insieme ai quindici dipendenti che hanno voluto raccontare la sua storia, per festeggiare gli 80 anni di un uomo al quale tutti devono molto. Un uomo che può essere raccontato – dicono – con la frase: «Fai del male e pentiti, fai del bene e scordati».
Appassionato di caccia, di Formula 1 e di Ferrari, Paolo qualche volta si è abbandonato al sogno di averne una. Le mani su quelle auto, però, le ha messe così tante volte da farsele venire a noia. Alla fine, quello che più gli è rimasto nel cuore, è l’amore della sua famiglia e dei suoi dipendenti che oggi hanno deciso di dedicargli un pensiero speciale: la moglie, le figlie, il genero, i nipoti, la bisnipote e la sua mamma, Camilla, i suoi dipendenti, Francesco Guerrini, Franco Dari, Gabriel Musescu, Ilaria Mori, Lorenza Scotto, Luca Rocchi, Luis Fernando Santos Novo, Manuela Caselli, Marcellino Zalla, Mihai Cazacu, Luca Rocchi, Sergiu Sprinceana, Alessandro Pastore, Massimo Casciani, Mihai Chirila e lo stagista Lorenzo Giorgi.
E con un gruppo così alle spalle e un affetto come quello dimostrato a Paolo anche nel giorno del suo compleanno, non c’è certo da tremare: ma da continuare a battere quel martello sulla lamiera, creando quella musica inconfondibile che da sempre fa bene al cuore di chi l’ascolta. E godersi, per un giorno, tanti tanti auguri.
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli