GROSSETO. Giulio Ciabatti e Stefano Turchi parteciperanno all’Africa Eco Race in sella alle loro moto. Due amici, una avventura straordinaria da vivere insieme dividendo emozioni, paure, insicurezze, felicità. E tanta adrenalina.
La presentazione dell’evento è avvenuta al ristorante “La stanzetta” di Sticciano Scalo gestito da Giulio insieme alla moglie Monica Faenzi, ex sindaca di Castiglione della Pescaia.
Sono intervenuti Leonardo Marras, assessore della regione Toscana, Francesco Limatola presidente della provincia di Grosseto e sindaco di Roccastrada, molti gli amici. Erano presenti all’incontro anche i necessari sponsor, che hanno permesso ai due motociclisti di concretizzare il sogno: Stagioni d’Italia, Pasta Santa Lucia, Oleificio Olma, Etruria Gomme, Mirolli Gioielleria, Allianz Assicurazioni, Gelateria “Il Pozzetto”.
L’entusiasmo di Giulio
Giulio è entusiasta. Accarezzando con gli occhi la sua Husquarna 450 rally con il numero di gara 140, ha espresso tutta la sua gioia. «Vado in moto da sempre, è una passione che non ha scadenza – racconta – Per i rally sono una recluta. Quando Stefano mi ha proposto questa partecipazione mi è venuta la pelle d’oca e ho acceso la mia luce interna, che mi diceva di andare. La preparazione è stata complessa, dura e meticolosa e non soltanto fisica – spiega – perché è essenziale allenare la mente, non farsi trovare impreparati in ogni circostanza».
«Ci accingiamo a dover vivere in un mondo del tutto nuovo – conclude Giulio – dove non incontri nessuno per chilometri e chilometri, dove devi salire su dune alte anche 100 metri senza sapere cosa c’è dall’altra parte, dove non puoi togliere gas per non insabbiarti, dove devi guardare attentamente dove metti le ruote, dove può succedere veramente di tutto. Ma sono pronto e Stefano sarà la mia ombra, il mio amico fidato».
Stefano, il veterano
Stefano Turchi, sommozzatore dei vigili del fuoco, è un veterano del deserto, alle sue spalle ha molte partecipazioni a gare massacranti. E anche un brutto incidente. Nel dicembre del 2012, in una caduta durante l’ex Parigi – Dakar, ha subito una commozione cerebrale e una frattura alla clavicola, che ha reso necessario il ricovero al centro iperbarico di Ravenna. Adesso quei giorni sono un ricordo lontano.
Stefano spiega come è entrato nel mondo dei rally: «È stato per caso. Durante un viaggio in Mauritania ho trovato una moto abbandonata da un pilota durante la Parigi – Dakar. Ho deciso di acquistarla per pochi soldi e di portarla a casa. Da quel momento ho iniziato a correre». Il presente parla di una nuova, audace, corsa.
«Abbiamo curato ogni dettaglio, controllato mille volte le moto, cambiato quei pezzi che saranno più sollecitati, scelto e montato le gomme ideali. Ma sappiamo che questo non potrebbe bastare, perché l’imprevisto è sempre in agguato, la sfortuna pure, un guasto possibile. Essere in due – prosegue Turchi – mi conforta e mi carica. In quei panorami basta una occhiata, un gesto, una mezza parola, una espressione per darti la scossa e proseguire. Da soli è completamente diverso. A volte mi sono sorpreso a parlare con la moto per sentire una voce.
«Io e Giulio ci aiuteremo ogni giorno, ogni ora. E il cinghialino sulla moto ci ricorderà la Maremma a cui vorremmo regalare qualcosa di meraviglioso. A ottobre compio 60 anni – termina Stefano – a novembre andrò in pensione. Due date eccezionali a cui vorrei aggiungere la gioia di avere raggiunto Dakar».
Le tappe dell’Africa eco race
La 14esima edizione dell’Africa eco race inizierà il 15 ottobre, sul palco di Montecarlo. Dal Principato di Monaco si viaggia per raggiungere il porto di Sete (Francia) da dove si salpa per toccare poi Marocco, Mauritania e Senegal. In percorso sarà caratterizzato da circa 4.500 chilometri di prove speciali su un totale di 5.983 divisi in dodici tappe.
Nel loro cammino Giulio e Stefano saranno supportati dal Team Solarys Racing di Castiglion Fiorentino.
Per avere informazioni e per seguire giornalmente i nostri eroi durante la corsa: www.africarace.com.
Ecco le tappe:
- Martedì 18 ottobre: Nador – Bousaid di 605.18 km (93.97 cronometrati).
- Mercoledì 19: Bousaid – Tagounite di 466.33 km (447.95 cronometrati).
- Giovedì 20: Tagounite – Assa di 526.34 km (465.89 cronometrati).
- Venerdì 21: Assa – Remz El Quebir di 455.42 km tutti cronometrati.
- Sabato 22: Remz El Quebir – Dakhla di 691.77 km (450.82 cronometrati).
- Domenica 23: riposo.
- Lunedì 24: Dakhla – Chami di 634.68 km (430.05 cronometrati).
- Martedì 25: Chami – Akjoujt di 514.66 km (470.16 cronometrati).
- Mercoledì 26: Akjoujt – Akjoujt di 447.85 km (423.80 cronometrati).
- Giovedì 27: Akjoujt – Ouad Naga di 435.56 km (411.77 cronometrati).
- Venerdì 28: Ouad Naga – Ouad Naga di 478.18 km (456.04 cronometrati).
- Sabato 29: Ouad Naga – Mpal di 456.18 km (187.69 cronometrati).
- Domenica 30: Mpal – Lago Rose Dakar 271.08 km (21.93 cronometrati).
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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