GROSSETO. La porta del santuario francescano de la Verna, scolpita dall’artista tedesca Hildegard Hendrichs è arrivata in città.
L’artista ha rischiato più volte la galera per portare le sue opere al santuario, visto che viveva nella Germania dell’est dove c’erano limiti ben marcati su quanto tempo potevano stare fuori dal Pese. Quella porta oggi è a Grosseto, in occasione del giubileo.
L’opera d’arte è una delle tre lasciate dall’artista alla Verna ed è una porta d’accesso per la basilica scolpita a mano, che non è mai stata installata perché mancavano le autorizzazioni degli organi preposti. In questi giorni è possibile visitarla nella cattedrale di Grosseto.
La porta di Hildegard Hendrichs
L’artista ha scolpito i due battenti alti 4 metri e larghi quasi due metri e mezzo. Nel legno ha inciso un totale di 10 immagini, di cui cinque nel battente di sinistra che trattano della vita di Gesù. Ma una delle scene risale agli scritti francescani: raffigura Cristo che si compiace dei “nuovi poveri”, ovvero Francesco e Chiara d’Assisi, Ludovico re e Elisabetta d’Ungheria, da cui sono sorti i rami della famiglia francescana.
Nel battente di destra altri cinque riquadri con episodi della vita di san Francesco d’Assisi, che sono speculari agli episodi evangelici. Come a rafforzare l’immagine, che ha attraversato i secoli, di Francesco come alter Christus.
Il portale è arrivato a Grosseto grazie all’ufficio diocesano di pastorale culturale pensando proprio al Giubileo appena iniziato, nel quale la porta ha un altissimo valore simbolico nell’anno santo. Richiama Cristo stesso, che di sé ha detto: «Io sono la porta». E chiede anche a noi di essere una porta spalancata per accoglierlo.
«Non è stato semplice trasportare questa grande opera d’arte da la Verna a Grosseto – racconta don Pier Mosetti, che ha curato l’operazione – Dobbiamo dire un grande grazie alla comunità francescana del santuario, che con gioia ha accettato la nostra richiesta, e dobbiamo ringraziare di cuore la ditta Bronzi Nuova edilizia, che ha messo a disposizione mezzi e operai sia per il trasporto, che per l’allestimento della stessa porta in cattedrale».
Un itinerario spirituale
La porta è collocata tra le prime due colonne della navata di destra, specularmente al fonte battesimale. «Il senso che vogliamo dare a questo segno – dice don Mosetti – è proprio quello che abbiamo vissuto anche il 29 dicembre aprendo il Giubileo in diocesi: Cristo è la porta di salvezza e la attraversiamo immergendoci nel battesimo. Francesco d’Assisi può aiutarci proprio a fare questo: lui ha scelto il vangelo per farne l’unica norma della sua vita e ci dimostra che vivere di Cristo è possibile e ci rende pienamente felici».
Accanto alla porta, retta da grandi tiranti che la sorreggono, è stato posto uno striscione nel quale sono riportate i singoli quadri scolpiti nei battenti. Inoltre è disponibile anche un piccolo libro per consentire ai fedeli di compiere un itinerario spirituale attorno alla porta de la Verna.
Il libro offre alcuni spunti per meditare dinanzi a ognuno dei luoghi sopra indicati, affinché l’itinerario diventi una sorta di piccolo pellegrinaggio all’interno della cattedrale.
Per coloro che, poi, volessero approfondire la storia della porta e la figura di Hildegard Hendrichs, nella sacrestia della cattedrale è disponibile la pubblicazione, curata dal vescovo emerito di Grosseto e francescano Rodolfo Cetoloni, intitolata: “Hildegard. Tre porte e un retablo alla Verna”.
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