MASSA MARITTIMA. Ormai da tempo, l’ospedale di Massa Marittima è al centro di polemiche. Manca il personale e la situazione in cui si trova il Sant’Andrea è stata portata più volte all’attenzione delle istituzioni.
Ma nonostante queste difficoltà, nell’ospedale si continuano a salvare vite. Come nel caso di Gigliola Giallini, una ex paziente, che si è schierata dalla parte del complesso ospedaliero, difendendolo a spada tratta.
«Ero malata, ma ho rivisto la luce»
Gigliola Giallini ha voluto ringraziare, con una lettera, l’ospedale, che le ha fatto ritrovare il senso della vita: «Ho rivisto il sole dopo la tempesta – racconta – Un dì all’improvviso iniziai a vomitare tutto ciò che mangiavo, di conseguenza mi rivolsi a un gastroenterologo che mi fece fare molti esami, a pagamento ovviamente per accelerare i risultati. Era il periodo della pandemia, quindi era difficile fare esami veloci in quel periodo. Purtroppo però, nonostante le cure iniziali, io continuavo a vomitare e di conseguenza a dimagrire sempre di più, sin sotto la soglia dei 40 chili».
A questo punto, la signora ha preso una decisione che poi si è rivelata vincente: «Avevo perso ogni speranza di vivere – spiega – mi sentivo persa. Ma all’improvviso, quando ormai mi ero rassegnata, decisi di rivolgermi al dottor Cecconi dell’ospedale di Massa Marittima, di cui avevo sentito parlare molto bene. Da quel momento è iniziata la mia rinascita».
Gigliola, grazie a questo medico che si è preso cura di lei fin dal primo istante, ha cominciato a stare meglio e sostenere delle cure che le hanno permesso di riacquistare peso. « Dopo che ho cominciato a stare meglio, mi hanno operata il 12 settembre – continua – L’ intervento è andato a buon fine e posso dire che sono ritornata a vedere la luce. Devo ringraziare il dottor Cecconi, il suo staff e il dottor Barni. Sarò sempre grata loro, per avermi dato una nuova vita».
«Sono passate delle settimane dall’intervento al piloro – aggiunge – e sto mangiando con gusto cibi che ormai erano un lontano ricordo».
Un ospedale sottovalutato
«Già durante il primo ricovero nel reparto medicina ho visto quanto fossero sotto organico, con una grande mole di lavoro sopra le spalle di pochi – dice ancora – eppure le infermiere, le oss, i medici, sono sempre stati professionali, gentili, disponibili, sempre presenti ed attenti».
Il sant’Andrea, quindi, per la donna è stato quasi un’oasi felice. «Va ammirata la professionalità di tutti gli operatori, sfiniti dal troppo lavoro – continua – Non hanno mai fatto mancare nulla ai pazienti. Sono evidenti i problemi di organico, ma deve essere aiutato soprattutto per la salute umana. Questo ospedale merita di essere salvaguardato».
La donna ha quindi deciso di lanciare un appello. «L’ospedale di Massa Marittima è un gioiello. Ha medici validissimi. Anziché trascurato, va curato e va incrementato il personale, è troppo importante per questo territorio – conclude – Io spero che il presidente Giani faccia qualcosa. Lui ha in mano le sorti della sanità in Toscana. Spero possa ovviare ad una situazione sempre più insostenibile per chi lavora e per chi si aspetta sicurezze rapide».
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24 anni, laureato in storia dell'arte, ho voluto mettere l'arte da parte per inseguire il mio sogno di diventare giornalista.
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