MASSA MARITTIMA. Si sono presentati di nuovo con un decreto di perquisizione nel podere di Valpiana di Giuliano Aronne: questa volta, il nome dell’agricoltore di Valpiana, proprietario del podere Campo all’aia, che nel corso degli anni è stato protagonista di numerose vicende giudiziarie, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di ricettazione e furto. 

Aronne, difeso dall’avvocata Sabrina Pollini, è attualmente in carcere. Soltanto la scorsa settimana, è stato assolto di nuovo in tribunale, come era successo già per altri due o tre processi precedenti. Durante l’ultimo, Aronne si è dovuto difendere dall’accusa di di aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale. In realtà, quando sono andati a controllare che l’uomo fosse in casa, stava dormendo e non ha aperto la porta. 

Trattori e utensili spariti

Due mesi fa, sulla testa dell’agricoltore, è caduta un’altra tegola: un fascicolo, aperto dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro, nei confronti del quarantacinquenne per ricettazione e per una serie di furti commessi a Gavorrano, Massa Marittima, Roccastrada e Cinigiano, nel periodo compreso tra il 7 e il 27 febbraio scorso. 

È lunga la lista delle macchine e degli attrezzi che sono stati rubati in diverse aziende agricole: due motoseghe, due trapani, due soffiatori, una smerigliatrice, tre batterie Makita, un cavo elettrico da 100 metri, un avvitatore, tre trattori e anche un gruppo elettrogeno. 

Mercoledì 5 luglio, i carabinieri hanno sequestrato un trattore che, a una prima occhiata, poteva sembrare contraffatto. Mezzo agricolo sul quale ora verranno compiuti tutti gli accertamenti. I militari hanno sequestrato anche un voltafieno, che potrebbe essere stato rubato a Cecina a settembre dell’anno scorso, oltre ad alcune lamelle e ai punzonatori utilizzati – secondo i carabinieri del norm di Follonica – per contraffare il telaio del trattore sequestrato.