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Finanzieri aggrediti, chi è l’uomo arrestato

Il comandante provinciale Antuofermo ringrazia i cittadini e i rappresentanti delle istituzioni: «Continueremo a combattere gli illeciti»
Uno dei bancali scagliati contro i finanzieri

GROSSETO. Centinaia di cittadini, rappresentanti delle istituzioni: l’aggressione subita da una pattuglia della guardia di finanza venerdì 5 febbraio in via Unione Sovietica, ha suscitato un moto di sdegno nei confronti degli aggressori e di solidarietà per le fiamme gialle.

Oggi, domenica 6 febbraio, è il colonnello Cesare Antuofermo, comandante provinciale della guardia di finanza di Grosseto, a ringraziare quanti si siano fatti avanti con parole di apprezzamento in questa circostanza che non si era mai verificata in città. «Il comando provinciale della guardia di finanza di Grosseto ringrazia le centinaia di cittadini, le istituzioni e, in modo trasversale, tutti i rappresentanti politici per la vicinanza dimostrata al corpo in relazione alla violenta aggressione subita da pattuglia di finanzieri l’altro ieri. Un sentito sincero ringraziamento anche al pronto ausilio fornito da polizia e carabinieri, con i quali ci sono collaudate sinergie operative. Solo grazie alla professionalità e sangue freddo dimostrato dai militari sono state evitate gravi conseguenze. Le fiamme gialle proseguiranno la loro attività di tutela dei cittadini e di lotta agli illeciti, fornendo la consueta fattiva collaborazione all’autorità giudiziaria».

Anche il sindacato italiano lavoratori finanzieri ha espresso solidarietà ai colleghi, attraverso il segretario provinciale Roberto Tofanelli e il segretario regionale Francesco De Luca. «Questo episodio – scrivono – ci dà l’occasione per sensibilizzare l’Istituzione sull’importanza dei presidi di sicurezza personale e della formazione sull’autotutela dei finanzieri che si trovano ad operare in condizioni potenzialmente pericolose nonché sollecitare i cittadini a sostenere l’attività della guardia di finanza sul nostro territorio».

Fermato con le tasche piene di droga

Martedì 8 febbraio, al tribunale di piazza Albegna, davanti al giudice per le indagini preliminari Marco Mezzaluna, è fissata l’udienza di Mustapha Tawil, 31 anni, l’uomo di origini marocchine che è stato arrestato dopo l’aggressione ai finanzieri, avvenuta in via Unione Sovietica.

Difeso dall’avvocato Massimo Parenti del foro di Pisa, il trentunenne era con altri due uomini quando si è scatenata la violenza cieca nei confronti dei finanzieri. I militari di pattuglia ha visto i tre uomini in una zona un po’ defilata e hanno deciso di controllarli.

È scoppiato l’inferno: i tre hanno preso sassi e li hanno scagliati contro i militari, poi hanno agguantato sgabelli e sedie e hanno lanciato contro i finanzieri anche dei bancali di legno che erano appoggiati davanti alle attività che si trovano di fronte alla chiesa della Santa Famiglia. I militari hanno cercato di difendersi e di parare i colpi, e, dopo un violento corpo a corpo, sono riusciti a fermare uno dei tre uomini.

Addosso a Tawil, gli uomini delle fiamme gialle hanno trovato una notevole quantità di droga: il trentunenne aveva con sé 91 grammi di cocaina, 51 di eroina e 53 di hashish, oltre a diverse centinaia di euro in contanti. Droga per allestire un vero bazar, in una zona dove gli episodi di spaccio sono stati segnalati più volte.

Al trentunenne sono stati contestati i reati di detenzione ai fini di spaccio e quello di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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