FIRENZE. «La decisione di aprire i punti vendita per Ferragosto, da parte di alcune aziende, è irrispettosa verso lavoratori e lavoratrici», così esordiscono Filcams Cgil e Uiltucs Uil Toscana.
«Tutta Italia è chiusa per ferie, ma per qualcuno, sarà un giorno di lavoro», sottolineano, proclamando astensione e sciopero del lavoro per l’intera giornata del 15 agosto.
Proclamato lo sciopero a Ferragosto
Le due sigle sindacali della Toscana sono da sempre contrarie alle aperture dei negozi per le festività civili e religiose e alle domeniche. «No a lavorare nelle feste, il commercio nelle festività non è indispensabile – dicono – I lavoratori e le lavoratrici devono trascorrere il Ferragosto con le loro famiglie».
La protesta vuole restituire diritti e dignità. «In nome di una crisi che ha determinato tanti abusi e soprattutto tanto precariato – dicono i due sindacati – Le liberalizzazioni sono sbagliate, non aiutano la crescita economica, creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle cittadelle del consumo».
«Sviliscono la qualità del lavoro – proseguono – spezzettando la prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari ben poco conciliabili con il riposo. Bisogna necessariamente pensare ad un consumo più sostenibile e responsabile, per il bene di tutti».
Per queste ragioni Filcams Cgil e UilTucs della Toscana proclamano l’astensione e lo sciopero dal lavoro.
«Sottolineando quanto molte sentenze hanno sancito – concludono – Il lavoro nelle festività civili e religiose non è un obbligo. Il lavoratore non può essere comandato al lavoro senza il proprio consenso».
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