GROSSETO. L’allarme è arrivato quando è stato trovato, nella prima mattina di venerdì 25 ottobre, un ragazzo ferito a una mano con una coltellata. Ha suonato ai campanelli nella zona: «C’è un morto, aiuto, mi hanno ferito».
Gli agenti della questura insieme ai vigili del fuoco sono arrivati subito in via Lago Maggiore, nello stabile abbandonato che sarebbe dovuto diventare una rsa. E che invece è rimasto così, come una cattedrale nel deserto diventata rifugio di sbandati e spacciatori.
La polizia ha perlustrato tutto il palazzo per verificare che non ci fossero altri feriti. Insieme ai poliziotti, sono intervenuti anche i vigili del fuoco: il personale è entrato con il frullino, per tagliare alcune parti e permettere alla polizia di controllare se all’interno ci fossero altre persone.
Dopo ore di ricerche, agenti e vigili del fuoco se ne sono andati. Nello stabile non c’era nessun altro, prima del loro arrivo però, gli abitanti della zona hanno visto scappare quattro persone. Nessun cadavere, per fortuna, nessun altro ferito.
Intimata al proprietario la chiusura degli accessi
La situazione, negli anni, non è cambiata. Anzi, sembra essere peggiorata. Un anno fa la Prefettura chiese al Comune di procedere con l’intimazione al proprietario di chiusura di tutti gli accessi alla struttura. Intimazione che è stata notificata al proprietario di quella che doveva diventare una rsa.
Da un anno a oggi, però, le cose non sono cambiate. Gli agenti della polizia municipale, poi, durante uno dei tanti blitz organizzati nella struttura, hanno anche messo sotto sequestro, su disposizione della Procura, una discarica di rifiuti.
I resti dei bivacchi di chi è entrato dentro al palazzo abbandonato e il materiale edile rimasto nel cantiere. Successivamente, la polizia municipale è intervenuta almeno tre volte: i sigilli erano stati rimossi e le persone trovate dentro sono state denunciate.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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