GROSSETO. Qualche giorno fa un ragazzino ha spruzzato lo spray al peperoncino su un autobus. «Che cosa facciamo? chiudiamo l’azienda di trasporti?». A porsi, ed a porre ai lettori di MaremmaOggi questa domanda, è Aldo Giuliani, il proprietario del Faq.
Una riflessione a voce alta, quella dell’imprenditore, dopo che giovedì 17 aprile la questura gli ha notificato di nuovo la sospensione della licenza per 15 giorni.
Il motivo? La rissa scoppiata tra un gruppo di ragazzi domenica 13 aprile, poche ore dopo la riapertura del Faq. Che la questura aveva chiuso la settimana precedente.
Dieci anni di divertimento
Sono dieci anni che Aldo Giuliani ha aperto il Faq, il locale in via Legnano che per la seconda volta in poco più di una settimana ha ricevuto il cartellino rosso dalla questura. Dieci anni in cui le generazioni sono cambiate, così com’è cambiato il modo di divertirsi.
«Il problema dell’inciviltà e della maleducazione – dice Giuliani – è un problema reale. È anche vero che ho un servizio di sicurezza con addetti in numero maggiore rispetto agli anni precedenti. E che pago uno steward anche per controllare l’area del parcheggio, nonostante non sia di mia competenza. Non faccio entrare i ragazzi che possono creare dei problemi».
Una tavola rotonda per trovare una soluzione
Giuliani ha chiesto la convocazione di una tavola rotonda per cercare di affrontare il problema. «I ragazzi devono imparare a comportarsi bene – dice – Chiudere il mio locale, come chiudere altri locali non è la soluzione. Quello che non succederà vicino al mio locale succederà da altre parti e saremo punto e daccapo. L’intervento che deve essere fatto è più ampio e deve riguardare tutti».
Due chiusure in due settimane scoraggerebbero chiunque. Non Giuliani però. «Onestamente la voglia di fare impresa passa – dice – Ma ho sempre fatto questo lavoro perché mi piace, perché mi dà la possibilità di far divertire i ragazzi senza costringerli a prendere l’auto per andare fuori città e offrirgli un certo tipo di spettacolo. Mi è passata la voglia? A caldo sì, ma poi ci ragiono e mi rendo conto che non è dettata da me personalmente e allora questo non mi fa passare la voglia ma mi fa arrabbiare e per questo poi ci metto ancora più impegno per fare le cose come devono essere fatte».
Autore
-
Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli