CASTEL DEL PIANO. Risale a marzo del 2022 la bufera giudiziaria che ha travolto il pronto soccorso dell’ospedale di Castel del Piano: la direttrice, insieme ad altri quattro medici e a tre infermieri, erano stati accusati dalla Procura di aver messo a verbale che alcuni pazienti, tra i quali i loro familiari finiti nei guai anche loro, erano stati sottoposti al tampone dopo aver fatto il triage al pronto soccorso, risultando positivi.
Ottenendo in questo modo il green pass. Ma quei tamponi, non sarebbero mai stati fatti. E per questo, l’ex direttrice del pronto soccorso, la dottoressa Fabiola Angeli, era stata indagata. Per lei l’accusa era di falso ideologico.
Ex direttrice condannata, assolti i familiari
Nonostante le certificazioni rilasciate, le persone che ne avevano beneficiato, non erano positive al Covid. Ma la loro positività era stata accertata, per redigere i certificati Inail di infortuni sul lavoro o di malattia.
Una volta finita la quarantena, chi aveva ottenuto il green pass rafforzato, lo aveva fatto attestando falsamente non la guarigione, ma anche lo stesso contagio.
L’ex direttrice del pronto soccorso, ora in pensione, difesa dall’avvocata Esmeralda Parentini è stata condannata dalla giudice Cecilia Balsamo a due anni, due mesi e 20 giorni e a risarcire all’Asl 15.000 euro.
I suoi familiari sono stati assolti ed è stato dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un altro imputato. L’uomo era a processo per favoreggiamento.
In tre patteggiano, quattro rinvii a giudizio
La giudice nel corso dell’udienza preliminare ha accolto la richiesta di patteggiamento per il medico addetto al triage, Lucia Marino, che sconterà 6 mesi con pena sospesa e non menzione (difesa Christine Tortoli) e 5 mesi e 10 giorni per il medico Luca Stefanini e per sua madre Rosaria Finetti, difesi dall’avvocata Cinzia Zanaboni.
Quattro sono invece gli imputati, tutti accusati di falso, che hanno scelto di essere processati con il rito ordinario e che sono stati rinviati a giudizio.
I medici Luca Mangiavacchi e Filippo Rinaldi e gli infermieri Roberta Antonelli e Stefano Bruni, dovranno presentarsi davanti alla giudice Agniezka Karpinska.
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