ORBETELLO. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nella comunità orbetellana che da domenica 4 dicembre piange la scomparsa di Roberto Penni, 61 anni, ex maresciallo dei carabinieri in pensione. Penni era ricoverato all’ospedale Misericordia di Grosseto, dov’è stato ucciso da una terribile malattia.
Lascia la moglie Silvia e la figlia Elisa.
Il carabiniere che rispondeva a tutti i cittadini
Penni era rimasto in servizio alla compagnia di Orbetello fino al 2016. Era operatore di centrale ed era quindi il militare che raccoglieva tutte le segnalazioni e rispondeva ai cittadini. Lo conoscevano tutti, nella cittadina lagunare: Penni era una delle anime del rione Stazione e quando c’era da organizzare il Carnevaletto non si tirava mai indietro. Così come quando c’era da partecipare alle iniziative della parrocchia.
Prima della pensione, aveva dovuto patire il dolore più grande che possa toccare a un genitore, sopravvivere al proprio figlio. Anche in quella tragica occasione, i militari della compagnia di Orbetello, gli amici di una vita e la cittadina lagunare si erano strette attorno a lui, alla moglie Silvia e alla figlia Elisa.
Poco tempo fa gli era stata diagnosticata una terribile malattia che lo ha ucciso, spegnendo per sempre quel sorriso, quel garbo e quella disponibilità che i cittadini che si rivolgevano alla caserma dei carabinieri per chiedere aiuto, trovavano sempre senza nemmeno dover chiedere.
La salma è esposta dal pomeriggio di lunedì 5 dicembre, all’obitorio dell’ospedale di Orbetello. I funerali saranno celebrati mercoledì 7 dicembre alle 10,30 nel Duomo di Orbetello.
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