Ex calciatore muore a 60 anni | MaremmaOggi Skip to content

Ex calciatore muore a 60 anni

Ha militato in diverse squadre, lasciando immancabilmente la sua impronta. Il portiere avversario: «L’ho sempre guardato con ammirazione per il suo gioco»
Roberto Baggiani
Due foto di Roberto Baggiani
PORTO SANTO STEFANO. Sono tanti quelli che hanno giocato con lui e ancora di più quelli che si sono emozionati per i suoi rocamboleschi gol.
 
Roberto Baggiani, classe 1963, ha indossato negli anni diverse maglie: Argentario, Porto Ercole, Venturina, Follonica, Orbetello e Giglio. Con ognuna ha saputo stupire e lasciare il segno. Un’impronta che non scomparirà, nonostante una morte improvvisa lo abbia strappato a questo mondo nella giornata di ieri, 22 marzo.
 
Cresciuto nelle giovanili dell’Argentario, ha dato spettacolo nei campi di tutta la provincia. Dopo aver appeso al chiodo gli scarpini, si era dedicato al settore giovanile, guidando i ragazzi del 2009. Per chi lo conosceva anche fuori dal campo non trovare piu Roberto rappresenta una perdita senza pari. Per i suoi compagni di squadra è sempre stato un faro, una persona eccezionale fuori e dentro al campo. Buona e disponibile.
Roberto Baggiani
Roberto Baggiani
 

L’ammirazione del portiere avversario

A ricordarlo bene è uno dei suoi avversari, Vincenzo Sabatini, anche lui noto in tutta la provincia per le sue imprese in campo. Sabatini, di qualche anno più piccolo, era un bambino quando guardava dagli spalti il gioco di Roberto.
Cresciuto osservando le sue giocare, lo ha incontrato anni dopo in campo.
 
Come portiere, è stato più volte chiamato a parare le implacabili bordate di Sabatini. «Roberto era un gran giocatore. Come punta era fenomenale – dice Sabatini – ricordo una Orbetello-Porto Ercole del campionato 88-89 dove riuscìì a parargli diversi tiri, ma fu una vera impresa».
 
«Lo ho sempre guardato con ammirazione per il suo gioco – racconta Sabatini – era molto veloce, molto tecnico. Con Scotto e Legler faceva parte di un tridente d’attacco veramente temibile. Non era difficile vederlo tirare in porta con delle acrobazie».
 
«Era un giocatore agile e furbo, sapeva interpretare il gioco e fare sua la palla al momento giusto – ricorda – e quando c’era bisogno in difesa era sempre disponibile a scendere per sbloccare il gioco. Non lo conoscevo molto fuori dal campo e ci ho giocato poche volte contro, ma nonostante questo mi rimarrà sicuramente sempre molto impresso».
 

I funerali venerdì 24

 
I tifosi e gli amici si stringono in queste ore attorno alla famiglia, condividendo il dolore della moglie e della figlia.
 
I funerali sono stati fissati domani mattina, venerdì 24 marzo, alle 11. Nella parrocchia Immacolata Al Valle, a Porto Santo Stefano.

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  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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