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L’aperitivo letterario ospita le Finestre di David La Mantia
12 Ottobre 2023 @ 18:30 - 20:00
GROSSETO. Torna l’appuntamento con l’aperitivo letterario al Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto Cultura.
Giovedì 12 ottobre alle 18.30 Fulvia Perillo presenta il libro “Finestre. Taccuino 1935 -2022” di Davide La Mantia, scrittore, poeta, insegnante e operatore culturale. Le letture sono affidate a Laura Ormezzano.
Partecipare all’aperitivo letterario costa 5 euro (3 euro per i soci di Fondazione Grosseto cultura). Il ticket comprende una degustazione dei vini della Fattoria San Felo e l’ingresso alle mostre in esposizione al museo, tra cui “Giosetta Fioroni e la collezione Caponi” nel Museo Luzzetti.
Inoltre il biglietto dà diritto di accesso al museo anche in un altro giorno a scelta dell’utente.
È consigliata la prenotazione, scrivendo alla e-mail: prenotazioni.clarisse@gmail.com o chiamando il numero 0564488066. La rassegna è organizzata dal Polo culturale Le Clarisse di Fondazione Grosseto cultura in collaborazione con l’associazione Letteratura e dintorni, nell’ambito del progetto Grosseto Città che legge.
Finestre. Taccuino 1935 -2022
«Quali vicende hanno segnato davvero il nostro cammino? Quale scrittura è adeguata per renderle presenti all’esperienza dei nostri tempi? – raccontano gli organizzatori – “Finestre. Taccuino 1935-2022” racconta, aprendo squarci su false verità, vite non esemplari, storie di gatti malati, di cimiteri, di villeggiature negate, di destini scelti e segnati. Una folla di persone e gesti lievi nel calderone del dolore».
«Un dolore multi-generazionale, che, come un mutuo in Giappone, non si estingue mai – per proseguire – Per raccontare tali ferite, La Mantia sceglie la via del lampo, del pezzo breve e scarnificato, parcellizzando gli aggettivi, gemellando la prosa lirica di un Boine con la crudeltà e l’immaginazione feroce di un Tozzi o di un Bianciardi».
«Perché – concludono – ci sono storie che vanno raccontate, anche contro il desiderio dell’autore, contro il suo interesse, anche per dar voce a chi non l’ha mai avuta. Così è normale, parte del gioco, che “Finestre” apra spazi e tempi nella macro-storia, analizzi la realtà del ricordo, la modifichi, la neghi, la sbugiardi, mostrandone limiti ed inganni. Come un maglione indossato a rovescio».