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La domenica dei musei (e non solo) ad Arcidosso
3 Novembre 2022 @ 8:00 - 17:00
GratisARCIDOSSO. In occasione della “Domenica dei Musei”, il borgo amiatino valorizza il suo centro storico. Aprendo gratuitamente quattro musei comunali e due privati, oltre alle botteghe artigiane in cui vedere all’opera erboristi, ceramisti, cestai.
Il programma
Questi i musei che verranno presentati
Al Castello Aldobrandesco: il Museo del Medioevo, delle Armi, di Davide Lazzeretti e quello di Arte e Cultura Orientale.
Aperto anche il Museo Etnografico La casa dei Secchi e dei Triachi: una straordinaria raccolta di attrezzi, oggetti ed immagini che raccontano la vita quotidiana sull’Amiata dalla metà dell’800 alla metà del ‘900, creata ed allestita da Carlo Morganti e Susanna Nanni.
Galleria Museo GaMu Artereastra: il museo accoglie l’intera opera psicodidattica di Maurizio Pizzetti. È un contenitore artistico che nasce nel 1982 con 5 percorsi, per poi divenire “il viaggio” con 12 fermate.
Le botteghe d’arte e di artigianato sono:
- Ufficio Sogni Smarriti – in un onirico labirinto di stanze di una cantina medievale Cinzia crea ceramiche, sculture ed illustrazioni. Nell’Ufficio dei Sogni Smarriti è possibile trovare gli oggetti dei propri sogni.
- Esposizione e dimostrazione del lavoro de “Il cestaio” – secondo la tradizione amiatina Ado realizza ceste e panieri con strisce ricavate dai polloni dei castagni; un’arte rara ai giorni nostri, che sapienti mani sanno manifestare sotto i nostri occhi.
- Antichi Rimedi – Salvatore gestisce un’azienda agricola dove raccoglie e lavora piante officinali, oltre ad occuparsi di laboratori didattici e preparazioni galeniche. La sua sala espositiva in una cantina medievale è una vera e propria stanza delle meraviglie, dove tra distillatori ed alambicchi si possono acquistare olii essenziali, creme e saponi.
- Cornici o Cornici – Stefano è un artigiano e corniciaio; nella sua bottega che guarda la Porta Castello espone opere artistiche e cornici.
- Comunità del Cibo – È una comunità di persone che attraverso il loro lavoro coltivano, trasformano, producono e promuovono cibo biodiverso, sostenibile e buono. La Comunità del Cibo nasce con la missione di preservare e valorizzare il ricco patrimonio di agro-biodiversità dell’Amiata e mette al centro il ruolo dei coltivatori, veri custodi del territorio. Farine, castagne, olio, vino, formaggi, miele e biscotti sono un patrimonio identitario materiale e immateriale del Monte Amiata, sono prodotti artigianali d’eccellenza.