CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. “I colori dell’anima” si affaccia sul litorale. La mostra dell’artista Antonella Giordano, dopo aver colorato il centro di Grosseto, dal 18 al 23 luglio sarà ospitata nella sala mostre, in via Vittorio Veneto.

L’inaugurazione è fissata per le 21 del 18 luglio. Dopo un cocktail di benvenuto nell’occasione sarà presentata l’associazione Atracto: una realtà che sostiene le vittime dei traumi cerebrali, recentemente attiva anche nel territorio di Grosseto. Una parte del ricavato sarà devoluto a favore dell’associazione.

«L’arte deve essere al servizio delle persone, altrimenti perde il suo senso» aveva raccontato Giordano in una precedente intervista. Proprio questo, infatti, il senso della mostra.

Subito dopo saranno presentati i libri di Riccardo Parenti.

La mostra, un percorso multisensoriale, rimane visitabile dalle 19.30 alle 24 e sarà teatro di altri eventi prima della sua chiusura.

Il programma di eventi

Ecco gli eventi in programma alla sala mostre:

• martedì 18 luglio: Inaugurazione mostra e presentazione dei libri “Mai arrendersi mai” e “il mio credo” di Riccardo Parenti
• mercoledì 19 luglio: lettura di poesie di Anna Salzano, con sottofondo musicale
• sabato 22 luglio: performance della “Compagnia del capannone dal libero pensiero” con un tributo a Bob Dylan,
• Finissage con musiche e poesia.

La mostra

L’artista arriva da un lungo percorso che fa parte di una missione. Quella di avvicinare le persone all’arte, utilizzandola come elemento educativo e curativo. Arte che si può guardare ma anche toccare, partecipando al processo creativo.

A Grosseto ha prestato il suo estro a diverse associazioni, sempre con il medesimo intento, quello di fare del bene. 

Questa mostra, colorata, sgargiante e fantasiosa mette in luce il ruolo della mente nell’arte. Quella che da lontano può sembrare una farfalla, avvicinandosi può essere allo stesso tempo un prato fiorito e un condominio ricco di riflessi. Un vortice, ma anche della pellicola cinematografica.

I motivi, spesso circolari, trovano in loro stessi la ragion d’esistere, contenitori di altri piccoli ma infiniti mondi, con un libero accesso all’immaginazione e al sogno.