Elio Germano e Teho Teardo portano Pasolini al Moderno | MaremmaOggi Skip to content

Elio Germano e Teho Teardo portano Pasolini al Moderno

Sulla scena il primo romanzo dello scrittore intitolato “Il sogno di una cosa”. Con l’attore e il musicista, a raccontare gli emigrati italiani in Jugoslavia, ci sarà anche il grossetano Francesco Fazzi
Elio Germano e Teho Teardo e, a destra, la locandina dello spettacolo

GROSSETO. Uno dei più importanti attori italiani, premiato in Italia e all’estero, e uno degli autori di colonne sonore più innovative. Sono Elio Germano e Teho Teardo che daranno voce, suoni e musica al primo romanzo di Pier Paolo Pasolini intitolato “Il sogno di una cosa” in programma al Teatro Moderno di Grosseto il prossimo 3 marzo alle 21.15.

Con loro, come fonico, il grossetano Francesco Fazzi che da anni lavora a fianco di Teho Teardo accompagnandolo, oltre che nei concerti, anche negli spettacoli che il musicista porta in scena con Elio Germano.

Lo spettacolo per i 50 anni della morte dello scrittore

“Il sogno di una cosa” è uno dei lavori meno conosciuti di Pasolini, di cui nel 2025 ricorre il cinquantesimo anniversario della morte, eppure ancora attuale perché parla di giovani, di emigrazione, di sogni e speranze.

Pasolini ci parla con le voci delle persone che dall’Italia del secondo dopoguerra, stremate dalla povertà, sono scappate attraversando illegalmente il confine per andare in Jugoslavia, attratte dal comunismo e con la speranza di trovare un lavoro dignitoso e cibo per tutti.

Vista oggi è una specie di rotta balcanica al contrario che attraversa il medesimo confine che attualmente i profughi in fuga percorrono per venire in Italia.

La rotta balcanica al contrario di Pasolini

Forse lo abbiamo dimenticato, ma c’è stato un momento, non molto tempo fa, in cui eravamo noi a cercare una vita migliore fuori dall’Italia.

Nel romanzo, tre ragazzi friulani alla soglia dei vent’anni vivono la loro breve giovinezza affrontando il mondo: l’indigenza delle origini in campagna, l’emigrazione, le lotte politiche al rientro in patria, fino all’integrazione nella società borghese del boom economico. Desiderano la felicità, la bella vita in un paese straniero, poi tornano e maturano una coscienza politica, sognano la rivoluzione. Invece finiscono per piegarsi ai compromessi dell’età adulta, i sogni si spengono e la felicità tanto agognata, diventa quella delle piccole cose: una ragazza, una casa, un lavoro… fino a morirne.

“Il sogno di una cosa” è il primo esperimento narrativo di Pier Paolo Pasolini, scritto di getto negli anni dell’immediato dopoguerra, prima di “Ragazzi di vita” e di “Una vita violenta”, ma pubblicato solo nel 1962, per questo il romanzo risulta essere al tempo stesso il romanzo d’esordio e di conclusione della stagione narrativa di Pasolini.

Per i biglietti su https://www.ticketgate.it/event/il-sogno-di-una-cosa/ oppure per informazioni e biglietti delle prime file contattare il numero 3391201079 o inviare un’email a cinema@festambiente.it

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