di Marco Simiani
Il via libera della Conferenza dei servizi ai lavori per realizzare il polo integrato dell’economia circolare di Scarlino è un passaggio fondamentale per l’intera provincia di Grosseto.
Dopo anni, la buona concertazione tra politica, istituzioni e territori, ha individuato una soluzione condivisa a un problema che si trascinava da anni.
La gestione dei servizi pubblici sta andando, anche in Toscana, verso modelli integrati, capaci di attirare finanziamenti, elevare la qualità e la competitività dell’offerta ed ottimizzare le risorse, salvaguardando comunque il territorio.
Questi processi impongono, anche nella nostra Provincia, una seria riflessione: se vogliamo ottenere un salto di qualità reale sarà necessario esaminare con attenzione le prossime scelte programmatiche a partire dal rinnovo dei patti parasociali dell’Acquedotto del Fiora.
«Patti da disdire o rivedere»
Su questo tema si è aperta una discussione seria nel Pd provinciale, insieme ai sindaci e gli amministratori del Partito Democratico. Rispetterò la decisione finale ma sono oggi convinto che tali patti vadano disdetti o al massimo rivisti.
Al di là delle buone relazioni con Acea, oggi la nascita della nuova multiutility e l’importante investimento di Iren nel nostro territorio, ci impongono di effettuare tutte le verifiche e di intraprendere tutte le possibili nuove relazioni, per ottenere quelle opportunità di sviluppo che migliorino il sistema dei servi pubblici locali nella provincia di Grosseto.