GROSSETO. Si vai dagli oltre 300.000 euro annui di retribuzione ai poco più di 65.000 per medici e dirigenti grossetani dell’Asl sudest.
In mezzo c’è un mondo in cui allo stipendio tabellare, previsto dal contratto nazionale, si sommano varie altre voci, come la retribuzione di posizione e di risultato, le indennità fisse e, per i medici, l’attività di libera professione.
Nei giorni scorsi, come prevede la legge, l’Azienda sanitaria ha pubblicato l’elenco delle retribuzioni del personale dirigente – esclusa la direzione aziendale – riferito al 2021. Va precisato che le cifre riportate «sono da ritenere al lordo di ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali a carico del dipendente».
«L’obbligo di pubblicazione – si legge sul sito dell’Asl – afferisce a tutti gli incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti e alle posizioni organizzative. Relativamente agli incarichi dirigenziali gli allegati comprendono il ruolo dirigenti, con relative retribuzioni e curricula».
Chi sono i “paperoni”
La forbice tra la busta paga più pesante e quella più leggera, per le professioni mediche, oltre che dagli incarichi aggiuntivi, dipende soprattutto dalla libera professione – quella, per intendersi, per la quale il cittadino paga l’intera prestazione e non il ticket, come negli ambulatori privati – che incide significativamente sul peso della busta paga.
Basta scorrere le varie tabelle pubblicate sul sito, per rendersene conto.
Ecco dunque quali sono le retribuzioni più alte, con le prestazioni di libera professione riportate a parte, su 144 nomi di cui 11 dirigenti amministrativi o di area tecnica, il resto medici, farmacisti, veterinari, psicologi.
La busta paga più pesante è quella di Angelo Balestrazzi, direttore dell’oculistica al Misericordia, con 318.434 euro, dei quali 207.290 per l’attività di libera professione.
Sopra i 250.000 euro ci sono:
- Andrea Coratti, direttore del dipartimento chirurgico aziendale, con 257.465 euro, dei quali 122.977 per la libera professione
- Roberto Nucciotti, direttore dell’urologia con 257.096 euro di cui 140.941per la libera professione.
Tra 200.000 e 250.000 euro si trovano:
- Massimo Tosti Balducci, coordinatore della rete endocrinologica aziendale, con 249.728 euro di cui 155.199 per la libera professione
- Alberto Cresti, cardiologo, con 209.408 euro di cui 117.182 per la libera professione
- Simone Boccuzzi, direttore otorinolaringoiatria con 201.565 euro di cui 82.250 per la libera professione.
Tra 150.000 e 200.000 euro ci sono:
- Alessandro Simonetti , ortopedico, con 181.073 euro, di cui 59.432 per la libera professione
- Roberto Marconi, direttore della neurologia del Misericordia, con 179.755 euro, di cui 53.421 per la libera professione
- Marco Matergi, direttore gastroenterologia, con 176.908 euro, di cui 49.838 per la libera professione
- Pierfrancesco Perani, direttore dell’ortopedia del Misericordia, con 170.981 euro, di cui 59.386 per la libera professione
- Robusto Biagioni, rete 118, con 169.533 euro, di cui 57.360 libera professione
- Enrico Saloni, radiologo, con 162.867 euro, di cui 29.414 per la libera professione
- Gennaro Miracapillo, cardiologo, con 156.166 euro, di cui 66.376 per la libera professione
- Fabio Lena, direttore del Dipartimento del farmaco, con 155.682 euro, di cui 31.306 per la libera professione
- Simone Cecconi, responsabile chirurgia Massa Marittima, con 153.009 euro, di cui 58.465 per la libera professione
- Andrea Montagnani, direttore medicina interna del Misericordia, con 154.007 euro, di cui 44.228 per la libera professione
- Andrea Picchi, cardiologo, con 152.078 euro, di cui 55.680 per la libera professione
- Stefano Tamburro, ginecologo, con 151.156 euro, di cui 57.659 per la libera professione
La “classifica” dei dirigenti amministrativi
La situazione retributiva dei dirigenti amministrativi o di area tecnica cambia decisamente, dato che per loro conta lo stipendio tabellare, con la retribuzione di posizione, le indennità e altre voci contabili che vanno in relazione al ruolo e agli incarichi attribuiti. Non c’è, viceversa, la voce “libera professione” a fare la differenza.
- Maria Teresa Albiani e Dario Rosini, 101.681 euro,
- Ignazio Troisi, 78.681,
- Daniela Pessinia, 97.454 euro,
- Tania Barbi, neo direttrice del Coeso-Sds, 94.683 euro,
- Monia Petricci, 78.792 euro,
- Nicola Falco e Alessandro Militello, 74.959 euro.
Le retribuzioni della direzione aziendale
Per quanto riguarda la retribuzione della direzione aziendale, dunque direttore generale, sanitario e amministrativo, il compenso per il dg Antonio D’Urso è di 141.417, della direttrice sanitaria, Simona Dei, e il direttore amministrativo, Francesco Ghelardi, 114.976 euro.
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